
«Per il 14 novembre è stato proclamato lo sciopero dei dipendenti dei consorzi di bonifica dell’Abruzzo». A sottolinearlo sono i portavoce delle segreterie Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil, facendo presente che alla base della protesta c’è il nodo del «rinnovo del contratto nazionale, che è scaduto da quasi un anno, nonostante le trattative che si sono protratte per oltre 10 mesi, a causa dell’atteggiamento assunto dallo Snebi (Associazione nazionale che rappresenta i Consorzi di Bonifica italiani) di totale e pretestuosa chiusura rispetto al rinnovo del Ccnl, scaduto ormai da 10 mesi».
«I lavoratori che operano nei consorzi di bonifica abruzzesi – si legge in una nota diramata dai tre sindacati – sono circa 280 tra diretti e avventizi, vantano una professionalità acquisita negli anni di lavoro sui territori delle quattro provincie e il loro lavoro è indinspensabile per proteggere il territorio, tutelare la popolazione ed i loro beni dai rischi alluvionali e dalle altre calamità naturali che potrebbero accadere. Il loro lavoro è a servizio della intera collettività e degli agricoltori, provvedendo con la loro competenza a gestire le opere di bonifica e d’irrigazione, la manutenzione di strade, di acquedotti ed elettrodi rurali, di tutte le attività connesse al territorio compreso produrre energia da fonti rinnovabili. E’ quindi, ancor più incomprensibile l’atteggiamento dello Snebi che chiudendo al rinnovo del contratto nazionale non dà, nei fatti, il giusto peso a lavoratori che operano attivamente, ogni giorno per la tutela ed il presidio del territorio».
«Le giustificazione dello Snebi per la indisponibilità al rinnovo – prosegue la nota – sono quelle dovute alla situazione di crisi per cui le conseguenze dirette per i lavoratori sono, non solo di un mancato, dignitoso aumento economico in busta paga che si traduce con la perdita del potere d’acquisto dei salari in riferimento ad un aumento costante del costo della vita, ma soprattutto nega la possibilità per questi lavoratori di contribuire a decidere le inziative necessarie a migliorare l’organizzazione del lavoro. Per questi motivi Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil hanno proclamato lo sciopero per il 14 novembre di tutti i lavoratori dei consorzi di bonifica con presidio sotto la prefettura del capoluogo di Regione L’aquila».
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