
Riduzione del prelievo fiscale sull’addizionale regionale, Irpef e Irap, di circa il 30% a partire da subito: è l’annuncio del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che oggi, a Pescara, ha illustrato i risultati del tavolo interministeriale di monitoraggio, ieri a Roma.
«Un unicum nel panorama nazionale», ha detto Chiodi sottolineando la riduzione del debito generale del 25% in quattro anni, soprattutto grazie al risanamento in campo sanitario.
«Questa possibilità di riduzione della tasse non è certo frutto del caso – ha spiegato Chiodi – ma deriva dal fatto che, a partire dal 2010, la Regione Abruzzo non ha avuto bisogno dell’extra-gettito fiscale per fare in modo che i conti sanitari fossero in equilibrio. Quindi, l’extra-gettito che i cittadini abruzzesi sono stati costretti a subire per effetto del Piano di rientro e del Commissariamento, non è stato utilizzato. Ecco perché oggi – ha proseguito – siamo nelle condizioni di poterlo restituire ai cittadini abruzzesi a cui era stato imposto un sacrificio».
Un obiettivo prioritario per Chiodi è ora quello di «far diventare, tra non molto, l’Abruzzo la Regione con la più bassa tassazione pro capite sia nei confronti delle imprese che delle famiglie.
«Infatti, se manterremo la stessa oculatezza nella gestione del bilancio e delle risorse che i cittadini metteranno a nostra disposizione, – ha assicurato – nel 2105 e nel 2016, il governo che si troverà a guidare le sorti della Regione avrà la possibilità di una riduzione ulteriore del carico fiscale in maniera tale da abbassarla del 60 per cento rispetto all’avvio del percorso di risanamento. Mi piacerebbe – ha aggiunto il presidente Chiodi – che, attraverso il Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, che non risente delle vicende elettorali nella maggior parte delle sue componenti, si possa prendere un impegno politico solenne davanti a tutti i cittadini sul fatto che le nuove disponibilità finanziarie che matureranno nel 2015 e nel 2016, frutto di questo percorso di risanamento, anziché essere utilizzate per alimentare la spesa pubblica, vengano restituite alla collettività abruzzese. Così come auspico – ha concluso – che l’entità della riduzione e la sua ripartizione possano essere condivise dall’intera comunità regionale attraverso quello strumento, che pure rappresenta un unicum a livello nazionale, rappresentato dal Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo».
Il ‘tesoretto’ disponibile è di circa 40 milioni che la Regione ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini.
«Dei 140 milioni l’anno che di addizionale regionale – ha spiegato l’assessore regionale al bilancio, Carlo Masci – 98 milioni di euro sono impegnati per risanare i debiti della sanità ante-2007 mentre circa 40 milioni che servivano per ripianare i deficit sanitari annuali sono ora disponibili perché dal 2010 quei deficit non si sono più. Il tavolo interministeriale ha certificato questo passaggio e le risorse disponibili verranno restituite ai cittadini e alle imprese abruzzesi».
In prospettiva, ha aggiunto Chiodi, «nel 2015 si stima una disponibilità di ulteriori 20 milioni e di altri 20 nel 2016 con una ipotesi di abbattimento fino al 70% del prelievo fiscale perché scadranno alcune rate della cartolarizzazione».
In campo sanitario Chiodi ha tenuto poi a sottolineare il mantenimento dei servizi «come attesta il tavolo del ministero della Salute che misura i livelli essenziali di assistenza». «Otto le regioni che hanno il massimo livello. L’Abruzzo – ha detto Chiodi – è prossima a diventare la nona».
La riduzione del prelievo fiscale in Abruzzo si concretizzerà con la prossima finanziaria regionale dopo la formalizzazione dell’autorizzazione degli obiettivi raggiunti da parte del Governo.
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LE REAZIONI
– La percezione della riduzione delle aliquote in Abruzzo «purtroppo sarà minima». Lo afferma il capogruppo Pd al Consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, in merito all’annuncio del presidente Gianni Chiodi sugli interventi sulla fiscalità. «Ero stato invitato alla conferenza stampa del Patto per lo Sviluppo non certo a una conferenza della maggioranza straripante davanti alle telecamere che ha messo ai margini i componenti del Patto e il lavoro svolto», scrive D’Alessandro. Per quanto riguarda il fisco, l’esponente del Pd ricorda che «il traguardo della riduzione delle aliquote regionali, ancora parziali, perché di questo si tratta, ha una data di inizio, anno 2007, approvazione piano di rientro, governo regionale di centro-sinistra, assessore al Bilancio Giovanni D’Amico, Assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca, tutto il resto è noia. Ricordo che si tratta di ripianare un debito sanitario creatosi tra il 2000 e il 2005, primo centrodestra, anni del boom del debito regionale moltiplicatosi in cinque anni per undici volte». «Tra il 2015 e il 2016 manterremo – prosegue D’Alessandro – l’impegno della riduzione della tassazione regionale tra il 60-80 per cento rispetto all’attuale riduzione di circa il 30%. In tal senso sarà preziosa la continuità dello strumento di lavoro, studio e proposta del Patto per lo Sviluppo che dovrà rimanere e essere ulteriormente potenziato nella prossima legislatura. Ora si passi al merito della programmazione – conclude D’Alessandro – il pareggio contabile non c’entra nulla con la qualità dell’offerta sanitaria che rimane fatta di incivili e insopportabili liste di attesa e pesantissima mobilità passiva».
– «Un risultato importantissimo di cui gli abruzzesi potranno recuperare credibilità e vantaggi». Così il Coordinatore regionale del Pdl Abruzzo, Filippo Piccone, commenta il risultato ottenuto dalla Regione Abruzzo al tavolo di monitoraggio interministeriale.
«Se la Regione Abruzzo è in grado, già dalla prossima finanziaria, di abbassare le tasse, unica regione in Italia, – aggiunge Piccone- è grazie ad una politica seria ed efficace, certamente non semplice in un momento difficilissimo che sta attraversando il nostro Paese. Questi risultati tangibili sono stati ottenuti dalla Giunta Chiodi e dalla maggioranza di centrodestra che con il Pdl è riuscita a recuperare credibilità affermandosi in campo nazionale come regione virtuosa che si è tolta i panni di regione ‘canaglia’».
– Confindustria Abruzzo da atto all’attuale Governo regionale «del lavoro svolto con rigore e competenza per il ripianamento del deficit sanitario regionale» e, associandosi alla richiesta al Governo nazionale di poter ridurre le addizionali regionali Irap e Irpef afferma: «sarebbe un segnale importante per ridare competitività al territorio. Sarebbe un risultato veramente importante per la nostra Regione – dice il presidente Mauro Angelucci – in termini di competitività e attrattività del territorio. Iniettare risorse sia a favore di lavoratori e cittadini, riducendo di parte dell’Irpef e contribuendo così alla ripresa della domanda interna, sia a favore delle imprese, diminuendo i relativi costi aziendali, sarebbe sicuramente un risultato di grande rilievo per la competitività dell’intero sistema. Particolarmente importante è poi il segnale che, con la riduzione delle aliquote fiscali, si darebbe a favore della nostra Regione che sarebbe la prima ad invertire la tendenza in atto, dando così all’Abruzzo anche una maggiore capacità attrattiva sia per le imprese esterne sia per quelle esogene già insediate nel territorio».
– «Gianni Chiodi deve dire con estrema chiarezza a chi intende indirizzare la riduzione delle tasse. Per noi va messa al centro la fascia debole della popolazione, ovvero quella con un reddito inferiore ai 15mila euro all’anno». Il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare, ha commentato così l’annuncio del presidente della Regione sugli interventi in materia di fiscalità. «Chiodi si vanta del fatto che ci sarà una riduzione delle tasse – ha affermato il segretario -: è vero che ci sono trenta milioni di euro in meno da pagare, ma è anche vero che abbiamo pagato 140 milioni di euro di fiscalità aggiuntiva. E’ fondamentale che il presidente chiarisca quali soggetti saranno interessati dalla riduzione», ha concluso Di Cesare.
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