
Davvero inquietante è stata la presenza di “quattro gatti” al sit-in programmato per stamattina dinanzi alla sede della Corte dei Conti per sollecitare l’erogazione del contributo. Non che la sezione di controllo della magistratura contabile c’entri qualcosa con il ritardo atavico nella erogazione delle somme. Il peccato originale è a monte, ci sono inoltre tutta una giungla di motivazioni tecniche che hanno provocato un arretrato di ben cinque mensilità .
Allo stato è difficile ipotizzare se ci sia da attendere ancora una settimana o di più. La Corte dei conti ha fatto sapere che la documentazione è giunta nei propri uffici solo il 14 novembre scorso.
«Tuttavia sul tavolo della nuova struttura della gestione stralcio di Aldo Mancurti il faldone con i documenti è approdato il 29 ottobre – obietta Pelini – Addirittura abbiamo portato in macchina noi il dossier a Roma. Perché tutto questo tempo?».
In occasione di un colloquio che ieri in mattinata l’assessore Fabio Pelini ha avuto insieme all’avvocato Pierluigi Pezzopane con un magistrato della Corte dei conti si è appreso che per lunedì è stata fissata la camera di consiglio per l’esame del decreto che dovrebbe portare alla emissione del parare di regolarità contabile .
«La sezione controllo della corte dei conti abruzzese ha fatto davvero la propria parte – ha spiegato l’ex assessore Pierluigi Pezzopane in qualità di avvocato – Avendo avuto la documentazione solo venerdì è stata fissata immediatamente la camera di consiglio per lunedì. Si tratta del primo parere richiesto per questi tipi di decreti che purtroppo rientrano in una procedura ordinaria rispetto a quelli che potevano essere emessi dalla struttura commissariale di Chiodi. Si pone dunque un grande problema anche per il prosieguo, per i prossimi atti della gestione stralcio, a meno che la Corte dei conti non dichiari che tali atti non sono soggetti a parere di regolarità contabile». In caso contrario ci si troverà dinanzi all’ennesimo collo di bottiglia della ricostruzione.
Insomma, non solo gli importi del cas, ma anche tutte le altre somme derivanti dalla gestione stralcio dovrebbero essere vistate dalla Corte dei Conti che teoricamente potrebbe allungare la procedura in 30 giorni. Della serie bentornati nella “normalità”. A.Cal.