Giornalismo: stampa o web?

16 novembre 2012 | 17:35
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Giornalismo: stampa o web?

di Alessia Lombardo

VARESE – Carta o web? Il dibattito è aperto nella tre giorni [url”Glocal news”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=41260&typeb=0[/url] a Varese. Il cammino dell’integrazione o esclusione è avviato, ma la meta resta per il momento ignota.

Certo è la messa in discussione giornaliera della carta stampata dal sito web.

Il giornalista, con l avvento dei social media è sceso coattamente dal palco della propria casta e si mette in discussione nella “piazza” del web.

I lettori ampliano la propria posizione diventando spesso essi stessi le fonti d-informazione. Il rapporto si è fatto così più diretto, con un feedback in real time.

Carta e web probabilmente sono destinati ad affrontare una diversificazione: la prima ospiterà l’approfondimento e il commento, la seconda le notizie.

Per Marco Bardazzi, digital editor La Stampa «il giornalista si sta aprendo più di prima mettendo da parte la presunzione. Su Twitter sono nati dei temi che successivamente abbiamo sviluppato. Resta importante il ruolo dei testimoni esperti».

«È un dovere – ha aggiunto – lavorare in un’ottica di sostenibilità, cioè è necessario più di prima raccontare ciò che la comunità, la gente vuole».

Daniele Manca, vice direttore de Il Corriere della Sera, crede che il giornale non venda più le informazioni, ma una gerarchia delle notizie. «In verità – ha spiegato – c’è informazione senza lavoro giornalistico. Sta passando una falsa disintermediazione».

Sempre più personaggi pubblici utilizzano i social per comunicare. Dal presidente degli Usa Obama, riuscito magistralmente a parlare alla comunità durante la campagna elettorale e dopo la propria vittoria (vedi la foto dell’abraccio con Michelle) ai cantanti di casa nostra Jovanotti e Vasco Rossi.