
«Destinare le risorse derivanti dal taglio del debito sanitario alla riduzione dell’Irap alle imprese». E’ la proposta che lancia il Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale Emilio Nasuti, a margine dell’incontro di ieri sera con i vertici della Honda Italia. Nasuti ha avuto un colloquio con Marcello Vinciguerra, general manager dello stabilimento di Atessa della multinazionale nipponica, per fare il punto sui piani dell’azienda per la fabbrica di Val di Sangro, unico centro produttivo della Honda in Europa.
«Vinciguerra – spiega Nasuti – ha posto l’accento su due necessità: una riduzione del carico fiscale e il miglioramento dell’infrastrutturazione. Istanze che non riguardano solo la Honda, ma tutte le aziende che insistono nella zona industriale della Val di Sangro, che da sola garantisce un terzo del pil regionale e quasi il 70 per cento del totale dell’export abruzzese. Di qui l’ipotesi, che avanzerò al Presidente Chiodi e ai colleghi Consiglieri regionali, affinché i 40 milioni di fondi disponibili grazie alla riduzione del deficit della sanità, possano essere destinati alla fiscalità delle imprese, così da contribuire alla tutela dei livelli occupazionali». Secondo il Consigliere, ridurre di 80 euro l’anno le tasse alle famiglie abruzzesi, porterebbe benefici minimi, pari a circa 7 euro al mese.
«Concentrare invece quelle somme – sottolinea – sulle aziende, avrebbe ben altra portata, dando una reale boccata di ossigeno a tanti imprenditori che si dibattono per mantenere in vita le proprie attività, soffocate dalla crisi e dalla pressione fiscale». Per Nasuti, in questo particolare momento, è indispensabile anche una riflessione sul progetto del Campus Automotive.
«Resta una struttura fondamentale per il futuro dell’industria abruzzese – precisa – ma forse, dato che la congiuntura economica ci impone di procedere secondo precise priorità, a mio parere va avviato il primo lotto riguardante il centro di ricerca, rinviando per ora il progetto della pista. E’ più importante, infatti, destinare quei fondi al completamento e al potenziamento dei collegamenti ferroviari e stradali tra le zone industriali e i porti, così da ridurre sensibilmente i costi di produzione delle aziende. I soldi ci sono, non sono molti, ma possono essere utili già per i primi interventi. Va solo formalizzata la destinazione di queste risorse».
Per quanto riguarda l’incontro con i vertici Honda, il Consigliere regionale conferma la volontà della multinazionale di mantenere la fabbrica di Atessa, «che – continua – per il colosso nipponico è strategica per almeno due ragioni: il valore, in termini di immagine internazionale, della qualità dei prodotti ‘Made in Italy’ e la possibilità, in caso di indisponibilità degli impianti giapponesi, di disporre di uno stabilimento in grado di assicurare la continuità produttiva». Vinciguerra ha anche ribadito l’intenzione della Honda di continuare a investire su Atessa.
«Anche perché – conclude Nasuti – la Honda, pur essendo un marchio giapponese, è l’unica azienda che produce i propri scooter in Italia, a differenza del marchio italiano più famoso, la Piaggio, che invece ha le sue linee in Vietnam».