
Il big match interno con la Maceratese, seconda in classifica, si conclude con un risultato che lascia un po’ d’amaro in bocca per l’Amiternina. Una partita tesa, equilibrata, che viene segnata dai cartellini rossi estratti dal direttore di gara.
Cartellini che, per assurdo, non penalizzano chi li subisce ma l’avversario. Infatti, andata i vantaggio già al 10′ con Pedalino, la squadra di casa,quando questi viene espulso al 30′ da un’affrettata decisione dell’arbitro per una presunta gomitata all’avversario nel corso di uno stacco aereo, trova nervi, forza, grinta e decisione per coprire tutti gli spazi alla Maceratese,non solo non facendo notare di essere con un uomo in meno ma anzi riuscendo a raddoppiare con Petrone al 9′ del secondo tempo in una delle tante micidiali ripartenze.
In questa fase della partita sembra che ad essere in vantaggio numerico siano gli uomini di Angelone,tanto corrono e lottano su ogni pallone.
Ma al 16′ il secondo rosso della giornata,comminato stavolta al marchigiano Romansky per un’entrata da dietro, invece di favorire l’Amiternina per la ristabilita parità di uomini in campo, scatena letteralmente gli uomini di Di Fabio che,non avendo a quel punto nulla da perdere si rovesciano nella metà campo scoppitana con un forcing che trova coronamento nel 2 a 2 a 10 minuti dalla fine.
Probabilmente il doppio vantaggio acquisito e la stanchezza sopraggiunta per l’impegno nel periodo in cui erano sotto di un uomo, hanno giocato un brutto scherzo agli uomini di mister Angelone che a fine partita commenta così: «Peccato, abbiamo condotto una gara al massimo delle nostre possibilità quando ci siamo trovati in 10 contro 11. Dopo il nostro raddoppio e la ristabilità parità numerica bastava essere più attenti in difesa ed invece il loro 2 a 1,trovato per un nostro errore in area, ha cambiato l’inerzia della partita dando a loro la forza di provarci fino in fondo».
«È chiaro che senza Pedalino che è il nostro terminale offensivo che aiuta a tenere alta la squadra e con Gizzi che al 30′ non ne aveva più,tanto che ho dovuto sostituirlo, per la Maceratese è stato più facile schiacciarci nella nostra metà campo e trovare il pareggio in una delle tante mischie in area».
A margine della partita è doveroso segnalare una massiccia presenza di “tifosi”, e le virgolette non sono casuali, della Maceratese che non si sono limitati ad incoraggiare la loro squadra ma,approfittando del fatto di essere proprio dietro la panchina dell’Amiternina, si sono lasciati andare a continui insulti nei confronti dei componenti della stessa con lanci di bicchieri di plastica anche pieni di birra,sputi e calci al retro della struttura della panchina.
Possiamo dire che i giocatori della Maceratese per la sostanziale correttezza espressa in campo sono molto migliori dei loro supporter.
IL TABELLINO
Amiternina: Spacca, Dawid Lenart, Valente, Moauro, Di Francia, Federici, Petrone (28° s.t. Picoli), Berardi, Pedalino, Gizzi (31° s.t. Lukasz Lenart), Bocchino (36° p.t. Rotariu). A disp. Napoleoni, Bordi, Del Coco, Coletti. All. Vincenzino Angelone
Maceratese: Marani, Mastracani, Montanari (39° s.t. Russo), Arcolai, Luisi (10° s.t. Piergallini), Capparuccia, Romanski, Marcatili, Orta, Carboni, Melchiorri. A disp. Carfagna, Benfatto, Bucci, Eclizietta, Negro.All. Guido Di Fabio
Arbitro: Sig. Francesco Fourneau di Roma 1 (Carlo Robusto e Michele Savino di Foggia)
Reti: 11° p.t. Pedalino, 9° s.t. Petrone, 22° s.t Carboni, 34° s.t. Orta
Ammoniti: Marcatili, Gizzi, Orta, Moauro
Espusi: 30° p.t. Pedalino per condotta violenta, 16° s.t. Romanski