La città del futuro in tre mosse

20 novembre 2012 | 14:59
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La città del futuro in tre mosse

In cento pagine il piano strategico di terza generazione “disegna” la città delle nuove generazioni. Un po’ come Penelope il sindaco Massimo Cialente ha dovuto ricominciare a tessere la trama distrutta dal terremoto, anche se «il sisma – ha sottolineato il primo cittadino – non ha cancellato le vocazioni della città».

La bozza presentata con gli assessori comunali è stata immediatamente messa in rete sul sito del Comune. «Fra una decina di giorni – ha anticipato il sindaco – saranno organizzati alcuni incontri con la cittadinanza da cui ci aspettiamo tante osservazioni e proposte». Toccherà prima agli stati generali dell’Università, poi dei turismi, ancora lavoro e cultura. Una volta modificato, il documento sarà pronto per essere varato dal consiglio comunale.

Per Cialente è importante raggiungere il Bil, acronimo da lui coniato che sta per benessere interno lordo dei cittadini. Per questa ragione ha aggiunto il dirigente del settore pianificazione, Chiara Santoro, è importante non solo guardare al futuro, ma anche migliorare la fase transitoria.

Il piano comprende anche la relazione Calafati, “riabilitata” dal sindaco Cialente e il documento Ocse. Ci si aspettano anche contributi da parte dei sindaci del comprensorio visto che quando si parla di turismi sono proprio i borghi i protagonisti.

Secondo il primo cittadino la città nelle sue vocazioni non può essere monotomatica. Il coordinatore del piano, architetto Sergio Pasanisi ha focalizzato le tre le azioni prioritarie del documento: l’università, in primis attraverso un miglioramento dell’offerta didattica e dei servizi e soprattutto della residenzialità. In programma dunque progetti di housing, riconversione del progetto Case per i ragazzi, e oltre al Gran Sasso institute l’attivazione di un istituto per il recupero urbano e il restauro. La seconda azione è l’attivazione di un distretto per la ricostruzione, ossia porre in essere strategie per valorizzare le competenze acquisite nel campo della ricostruzione per “esportarle”. Terza gamba è il sistema turismi e culture. Una priorità che passa attraverso nuovi attrattori turistici quali skidome, campi da golf, percorsi ciclabili, aree camper e centro congressi.

Pasanisi ha sottolineato che si parte da un dato positivo che è la tenuta demografica della città dopo il sisma. L’approvazione del piano strategico consentirà al capoluogo di poter partecipare ai bandi europei per il finanziamento di progetti.

A margine della presentazione il sindaco ha annunciato che sembra superata la fase di impasse legata alla illuminazione della funivia di notte. É bastato cambiare il tipo di lampade con una potenza che non dà fastidio alla fauna protetta. A.Cal

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