Afghanistan: arrestato il capo di una cellula di insorti

21 novembre 2012 | 01:14
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Afghanistan: arrestato il capo di una cellula di insorti

Farah – Le forze di sicurezza afgane hanno concluso ieri nella zona orientale della provincia di Farah l’operazione ‘Zafar 14’ che ha portato – con il sostegno dei militari del contingente italiano – all’arresto del capo di una cellula di insorti che opera nell’area, insieme al fermo di altri 17 individui e al sequestro di un’ingente quantità di oppio.

L’operazione è stata pianificata e condotta da unità della seconda brigata del 207esimo corpo dell’esercito afgano, del comando provinciale della Polizia e del direttorato nazionale per la Sicurezza, insieme alla Task Force South di Farah – su base nono reggimento alpini dell’Aquila – che ha fornito un plotone della nona compagnia bersaglieri e un plotone della 108esima compagnia alpini di stanza a Bala Boluk.

La Task Force South comandata dal colonnello Riccardo Cristoni ha realizzato sin dalle prime ore dell’alba una cintura di sicurezza intorno al villaggio di Gala Mekh a premessa dell’intervento delle forze afgane. Le operazioni si sono svolte con successo anche grazie al ruolo dei Military Advisor Team italiani – i nuclei che assistono le unità dell’esercito afghano a tutti i livelli – i quali hanno garantito efficacemente il coordinamento delle attività sul terreno tra le forze locali e quelle italiane.

La ‘Zafar 14’ si inquadra nella serie di operazioni in [i]partnership[/i] tra le forze afghane e quelle internazionali volte ad assicurare la libertà di movimento lungo la Ring Road, e rappresenta un passo importante nell’ottica della transizione della responsabilità della pubblica sicurezza alle forze di sicurezza locali.

Il processo di transizione – guidato dal Governo di Kabul e denominato ‘Inteqal’ – sta attualmente riguardando oltre il 70% dei distretti della regione occidentale dell’Afghanistan, l’area dove operano i militari del Regional Command West.