Diffamazione, giornalisti on strike

21 novembre 2012 | 18:14
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Diffamazione, giornalisti on strike

Lunedì sarà sciopero dei giornalisti del’emittenza radiotelevisiva e della carta stampata se il testo sulla diffamazione a mezzo stampa in discussione al Senato non sarà stato modificato.

Lo annuncia la Fnsi dal congreso nazionale dell’Usigrai in corso a Salerno. Il sindacato dei giornalisti annuncia anche che poiché non sarà possibile rispettare la norma che prevede un preavviso di dieci giorni per l’attuazione dello sciopero del servizio pubblico, vale a dire la Rai, lo stesso sindacato è pronto ad assumersi le conseguenze che ne deriveranno, ovvero pagare le eventuali multe.

Lo sciopero – dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi – è «contro l’ultimo pasticcio giuridico, illiberale e ingiusto previsto dal testo di legge sulla diffamazione a mezzo stampa che rende irresponsabili i direttori e manda in carcere i giornalisti ed anche chi fa l’errore di stampa».

Sulla decisione di arrivare allo sciopero c’è piena intesa – aggiunge Siddi – con l’Ordine nazionale dei giornalisti, subito espressa dal presidente Enzo Iacopino, perché questa legge «mina la professione nelle sue fondamenta, è contro i diritti dei cittadini. Non sono in gioco i privilegi dei giornalisti ma i diritti dei cittadini».

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