
di Marcello Spimpolo
Nell’intervallo che separa la sfida di Roma contro gli All Blacks da quella di Firenze all’Australia, abbiamo incontrato il manager della nazionale Gino Troiani.
Gino, il tuo parere sulla partita contro la Nuova Zelanda.
E’ stata una partita che per intensità e qualità è andata anche oltre la nostra portata. Una prestazione molto positiva, siamo stati al loro livello per un’ora mettendo in campo la giusta aggressività senza commettere troppi falli e con una difesa superba.
Ti do solo un numero: 162 placcaggi effettuati dai nostri giocatori,con solo il 9% di quelli mancati. Sono percentuali da grande squadra.
Certo,siamo mancati nei 20 minuti finali perché per stare al loro livello abbiamo dovuto dare più del 100%, quando abbiamo mollato un po’ siamo stati puniti oltre i nostri demeriti,ma avevamo di fronte i campioni del mondo!
Il risultato finale a mio avviso è troppo vistoso, se 32 punti di differenza tra noi e gli All Blacks a palla ferma ci possono stare, analizzando l’andamento di questa specifica partita forse sono troppi.
Forse i cambi non sono stati all’altezza dei titolari?
Sì, forse potevamo aspettarci qualcosa in più da chi è entrato, ma quando entri a freddo in una partita del genere è sempre più difficile. Ti dico che forse abbiamo anticipato troppo le sostituzioni, c’era qualcuno che ne aveva ancora.
{{*ExtraImg_79310_ArtImgCenter_288x400_}}
Al di là dei meriti degli Azzurri non pensi che gli All Blacks abbiano giocato un po’ al risparmio,col freno a mano tirato?
Non mi sembra giusto parlare dei demeriti dei nostri avversari ma piuttosto dei meriti dell’Italia. Abbiamo giocato al 110% e li abbiamo limitati, anche gli All Blacks sono umani e possono sbagliare se l’avversario e determinato come lo siamo stati noi.
Passando alla partita di sabato prossimo, c’è il rischio di scontare questa prestazione contro l’Australia?
Dal punto di vista fisico credo di no, stiamo bene e sono tutti a disposizione.
Dal punto di vista mentale il rischio c’è, anche per le attese create dopo la bella prestazione di sabato, dovremo essere bravi noi a porci con la stessa attitudine e determinazione con la quale siamo scesi in campo contro gli All Blacks.
Affrontiamo l’Australia, un squadra forte come loro.
Cosa dobbiamo temere di più degli Australiani?
Sono forti in ogni reparto, la potenza è il fattore comune a tutti i loro giocatori. Magari non hanno le stelle che hanno gli ABs, ma è una squadra compatta e difficile da affrontare.
Dovremo mettere in campo la stessa intensità che abbiamo avuto sabato, e aggiungo anche la stessa disciplina e correttezza.
Concludiamo con uno sguardo all’Aquila Rugby. Stai seguendo le vicissitudini della squadra, cosa ne pensi?
Premesso che naturalmente sono un tifoso dei colori neroverdi, e che appena posso vado a vederne le partite, ti dico che dal punto di vista societario non voglio commentare quello che sta succedendo.
Dal punto di vista tecnico, ti dico che se da un lato è vero che in squadra ci sono tanti giovani che stanno pagando lo scotto dell’inesperienza, dall’altro non mi sembra che il livello di molte avversarie dell’Aquila sia tanto più alto di quello dei neroverdi.
Ho visto giocare partite molto equilibrate,come quella contro il Mogliano, in cui solo degli episodi hanno portato alla sconfitta per cui sono fiducioso in quanto la squadra ha il potenziale per fare molto meglio.
__________________________
Augurandoci per i colori neroverdi che l’esperienza e l’occhio di Gino lo abbiano portato ad un’analisi che avrà riscontro sul campo, lo lasciamo con un grosso “in bocca al lupo!” per i suoi e nostri Azzurri.
[url”Torna alla Home Sport”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=214[/url]