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Sindaci, vescovo dei Marsi, parlamentari, Regione, Provincia, sindacati e associazioni di categoria in conclave in municipio, sabato 24 novembre, per elaborare un documento condiviso sulla questione Micron da sottoporre ai rappresentanti del Governo nella riunione fissata per il 28 novembre al ministero dello Sviluppo economico.
Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha chiamato a raccolta i rappresentanti istituzionali e associativi insieme ai primi cittadini di L’Aquila, Sulmona, Pratola Peligna, Rieti e Sora – città dove risiedono centinaia di dipendenti dell’azienda – per elaborare una strategia condivisa e «chiedere al Governo un’azione forte a tutela del sito da inserire in un piano di politica industriale di settore».
«La crisi che ha investito la Micron di Avezzano, messa sul mercato dalla multinazionale Usa – avverte Di Pangrazio – potrebbe sfociare in un dramma sociale dalle conseguenze inimmaginabili per la Marsica, la Provincia dell’Aquila, l’Abruzzo e città importanti della vicina Regione Lazio, generando un pericoloso arretramento del sistema Paese su tecnologie di fondamentale importanza per il futuro sviluppo. Per evitare tale evenienza è necessaria una spinta unitaria e convinta di tutti, senza distinzioni di ruolo o di casacca, affinché la vertenza imbocchi una strada sicura, quella della salvaguardia dell’occupazione e del rilancio del sito, una realtà industriale al [i]top[/i] nella produzione delle memorie a 200mm che deve essere valorizzata».
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