
di Alessia Lombardo
Il [url”Compro Oro”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=42020&typeb=0&Compro-Oro-un-mercato-sotto-la-lente[/url] è un’attività destinata a durare finché non sarà scongiurata la crisi recessiva che attanaglia il nostro Paese e non solo.
In periodi di tagli e sobrietà anche gli aquilani, per sopperire alla crisi, vendono il bene di rifugio, caratterizzato da quotazioni che oscillano giornalmente.
Se l’oro “nuovo” si attesta sui 43 euro al grammo, l’oro “usato”, in base al quantitativo, oscilla tra i 25 e i 27 euro.
Sotto le festività Natalizie in molti per poter acquistare i regali ai propri cari sceglieranno la via della vendita di oro e argento.
Questo fenomeno, in forte crescita negli ultimi tempi, vede tutte le classi sociali coinvolte.
«Si presentano da noi – ha spiegato a [i]IlCapoluogo.it[/i] Tony Di Sabbato responsabile di uno dei punti vendita Compro Oro dell’Aquila – persone anziane con in mano delle bollette da pagare. Fa male vedere le persone così, ma noi cerchiamo di metterle a proprio agio con le ragazze che rassicurano sul fatto che sempre più gente è costretta a rivendere i preziosi. I fidanzati che si lasciano vendono i propri preziosi, ma ci sono anche casi di persone di ceto medio e alto che si disfano di oro e argento».
Spesso i “clienti” del Compro Oro, in soggezione per la compra-vendita, preferiscono entrare dall’ingresso secondario dell’attività nella zona di Pile Alto.
«Capita – ha spiegato Di Sabbato, che ha aperto l’attività con la propria famiglia lo scorso 4 giugno – che le persone anziane si accorgano qui da noi di aver acquistato tanti anni fa degli oggetti falsi. Inoltre bisogna stare attenti alle pietre che sono incastonate nel gioiello: noi ritiriamo solo l’oro, per le pietre indirizziamo le persone a un collega specializzato».
Numeri alla mano il commerciante aquilano sottolinea che nelle 250 operazioni di attività eseguite in quattro mesi l’argento viene rivenduto maggiormente rispetto all’oro.
«Con l’argento – ha spiegato – ragioniamo in un’ottica di chilogrammi. Un servizio di posate da 12, sui 4 chili oggi è sui 400 euro al chilogrammo. Spesso l’argento è buttato nelle cantine, magari di un progetto C.a.s.e. con la paura che possa essere rubato, allora si rivende».
«Per l’oro – ha continuato – si ragiona in grammi. Valgono lo stesso prezzo l’oro giallo, bianco, rosso e rosa, la differenza è fatta dalla caratura».
Tutti le operazioni devono essere contenute in un registro e il venditore deve compilare una dichiarazione di vendita. Ogni prezioso viene fotografato e lasciato nel caveau per 10 giorni.