
Lunedì 26, all’auditorium Piervincenzo Gioia della Regione Abruzzo, prenderà il via ADRIARadNet, un progetto ideato e coordinato dal centro di eccellenza Cetemps
dell’università dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo al fine di migliorare la previsione e la gestione
delle catastrofi idro-meteorologiche.
Il progetto, cofinanziato dal programma di cooperazione
transfrontaliero Ipa Adriatico per la durata di 24 mesi, si avvale della [i]partnership[/i] di altri enti italiani e stranieri, quali la protezione civile della regione Marche, la Beep Innovation Srl, il Branch of Cima Research Found (Albania), l’Institute of Geosciences Igewe (Albania), il ministero degli interni Albanese e la regione di Dubrovnik e Neretva (Croazia).
A partire dalle 9.30, il progetto ADRIARadNet verrà presentato dal responsabile scientifico
Frank Marzano del Cetempse e quindi contestualizzato nell’ambito della cooperazione adriatica
con interventi, tra gli altri, del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, dell’assessore
regionale alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante, del direttore LL.PP. Protezione Civile Regionale Pierluigi Caputi e infine degli ambasciatori in Italia dell’Albania Llesh Kola e della Croazia Damir Grubiša, per ribadire e promuovere la collaborazione tra le istituzioni politiche e
quelle di ricerca nell’individuare le migliori pratiche applicabili alla gestione operativa delle
emergenze nei diversi contesti territoriali.
Proprio al fine di migliorare la previsione e la gestione degli eventi idrometeorologici disastrosi, il
progetto ADRIARadNet prevede infatti lo sviluppo ed implementazione di un sistema composto da
moderni sensori e modelli numerici di previsione idrometeorologica avanzati, integrati in un
supporto informatico per l’interscambio e l’elaborazione dei dati che consenta una moderna ed efficace diffusione delle informazioni verso differenti tipologie di utenza.
«Purtroppo sempre più di frequente le cronache di eventi catastrofici ci ricordano quanto la ricerca nel campo idrometeorologico rivesta un ruolo fondamentale da un punto di vista non solo scientifico ma anche e soprattutto sociale – ha commentato Visconti, professore ordinario dell’università dell’Aquila e direttore del Cetemps – In tale contesto, diventa prioritario sia migliorare la
comprensione dei meccanismi di innesco degli eventi idrometeorologici intensi, sia adeguarsi
opportunamente mediante le più moderne tecnologie per un’efficace mitigazione dei danni».