Italrugby a tre punti dalla storia

24 novembre 2012 | 19:28
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Italrugby a tre punti dalla storia

di Marcello Spimpolo

L’Italia più bella di questi Test Match di novembre perde di soli tre punti una partita che avrebbe meritato di vincere per la grinta, la determinazione, lo spirito e finalmente anche per la fantasia degli schemi d’attacco. Di fronte un’Australia impacciata e messa sotto pressione, che ha retto solo un tempo il campo.

L’incontro non era iniziato nel migliore dei modi per gli Azzurri, rimasti forse a cullarsi sugli allori della partita con gli All Blacks, che sbagliano tutto il possibile, commettono falli a ripetizione e permettono al preciso piede di Barnes di fissare il punteggio del primo tempo sul 22 a 6.

Fra i tanti calci anche l’unica meta dell’incontro per i Wallabies ad opera di Cummins.

L’Italia del primo tempo è veramente brutta, fallosa e poco concentrata. Da segnalare in negativo le troppe [i]touche[/i] perse, in positivo una percussione di Masi che non si concretizza in meta solo perché l’estremo aquilano dosa male la forza di un [i]grabber[/i] giocato su sè stesso e non riesce a schiacciare in area prima che il pallone esca dalla linea di fondo campo.

Nell’intervallo però Brunel deve essere riuscito a trovare il modo di scuotere gli Azzurri perché quelli che scendono in campo per il secondo tempo sono la versione splendente degli opachi 15 del primo.

Ritmo, placcaggi, ‘cattiveria’, [i]off load[/i], calci precisi di spostamento e magicamente l’Australia scompare dal campo. A coronamento di tutto questo la meta di Barbieri che conclude un’azione di Rizzo.

Sul 13 a 22 gli Azzurri alzano ancora di più il ritmo mandando in affanno la difesa australiana tanto da guadagnare due punizioni consecutive che Orquera trasforma portando l’Italia a 3 punti dal pareggio.

A 5 minuti dalla fine l’azione che potrebbe essere della svolta: Ioane placca Favaro ancora in aria per recuperare un [i]up & under[/i] australiano, punizione per l’Italia e giallo al Wallaby.

La giocata veloce degli azzurri porta a guadagnare una ventina i metri dal punto del fallo, a questo punto siamo a circa 40 metri dai pali in posizione leggermente defilata e Orquera decide di provare a centrare i pali per i 3 punti del pareggio.

Purtroppo il tentativo si spegne di mezzo metro a destra dei pali Australiani per l’unico errore della partita del 10 azzurro.

Scampato il pericolo, i Canguri tornano ad insidiare l’area Azzurra, ma una solida difesa non permette loro di varcare la linea di meta e dopo alcune percussioni non riuscite, il calcio in touche a tempo scaduto per far terminare la partita sa di liberazione per i gialloverdi che hanno visto molto da vicino lo spettro della prima sconfitta contro la Nazionale Azzurra.

Tra le tante note positive di questo secondo tempo, c’è purtroppo da segnalare in negativo il grave infortunio occorso a Mirco Bergamasco: frattura scomposta della rotula che sarà operata stasera stessa e diversi mesi di stop. Naturalmente da parte nostra tanti auguri di completa guarigione al trequarti Azzurro.

A fine partita,il [i]coach[/i] Brunel si è detto soddisfatto dello spirito messo in campo dai suoi giocatori e convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per arrivare ad avere una Nazionale bella e vincente.

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