
di Alessia Lombardo
È stato per i più il caso della domenica.
Rassegna stampa alla mano il gesto del capitano dell’Aquila Calcio Imperio Carcione nel corso di [url”L’Aquila-Aversa Normanna”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=42152&typeb=0&L%27Aquila-Calcio-fa-poker-al-Fattori[/url] (vinta dai rossoblu 4-1) non è certo passato inosservato.
Impossibile per i presenti al “Fattori” non notare l’esultanza polemica del rossoblu dopo aver sbloccato il risultato all’ 8’ del primo tempo: appena la palla ha gonfiato la rete, il numero 10 aquilano ha zittito per alcuni secondi il pubblico della tribuna.
Se da un lato la reazione del calciatore è sfogo e conseguenza di contestazioni per situazioni recenti e passate, dall’altro la fascia al braccio del rossoblù pesa e va ad aggiungersi ad un atteggiamento che un professionista non dovrebbe avere.
All’indomani del gesto polemico il presidente dell’Aquila Calcio, Corrado Chiodi, chiarisce la posizione della società. «Ci sarà un richiamo ufficiale – ha spiegato sulla vicenda – ho parlato stamattina con il calciatore e ho preferito farlo a mente stemperata. Probabilmente al ragazzo sono state attribuite delle responsabilità che non ha».
«Sono rammaricato per il gesto e non lo condivido – ha proseguito – ma capisco lo stato d’animo di Imperio che, in un momento particolare, non ha avuto il sostegno da parte di una piccola parte della tifoseria».
«Mi dispiace – ha concluso – che la cosa sia capitata a un uomo di esperienza, a un professionista».
Numeri alla mano, gli unici che contano nel calcio, L’Aquila è a quattro punti dalla vetta. Per raggiungere serenamente gli obiettivi prefissati più volte si è richiesta l’unità da parte di tutti gli attori (società, squadra, tifosi, stampa), tesserati compresi.