Primarie, Renzi fa il pieno all’Aquila, Tabacci la sorpresa

26 novembre 2012 | 21:06
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Primarie, Renzi fa il pieno all’Aquila, Tabacci la sorpresa

di Marianna Gianforte

Il risultato elettorale di questa prima tornata delle primarie del centrosinistra disegna uno scenario particolare all’Aquila. Al di là della partecipazione, abbastanza elevata secondo i coordinatori dei comitati dei 5 candidati, in città si evidenziano due aspetti. Il Partito democratico cresce, ma c’è anche una grande richiesta di rinnovamento sia all’interno del Pd (testimoniato dal risultato di Renzi, che soltanto nel comune dell’Aquila ha raccolto mille voti tondi tondi), sia nell’area di centrosinistra più in generale.

«Per prima cosa queste primarie sono state un grande appuntamento democratico», commenta il presidente provinciale del Pd, Americo Di Benedetto, che è anche il referente del coordinamento per Renzi, «c’è stata una grande partecipazione, con un ritorno d’interesse da parte degli elettori e non degli eletti. Il dato locale, così come quello nazionale, dimostra la crescita del Pd, con i due candidati che appartengono allo stesso partito e che hanno avuto, al di là del confronto dialettico, un grande successo. Il risultato del confronto tra Bersani e Renzi certifica una richiesta di discontinuità da parte di chi ha scelto di dare indicazione sul Pd».

Soprattutto se si considera il fatto che «il sostegno a Bersani è arrivato da tutta una struttura di partito, con sindaco che ha dichiarato apertamente la volontà di convergere su Bersani. In ogni modo», aggiunge Di Benedetto, «si tratta di un riscontro positivo. C’è grande voglia di portare discontinuità. Ora i due esponenti che hanno raggiunto questo risultato hanno la responsabilità di dare seguito alla volontà degli elettori».

Ma la partita non si è ancora conclusa. Domenica 2 dicembre ci sarà il ballottaggio per scegliere tra i candidati vincenti, Bersani e Renzi.

«Prima di tutto aspettiamo il risultato del secondo turno», ha detto Di Benedetto. «Adesso si deve capire quali strade prenderanno gli elettori di Vendola che, secondo me, saranno orientati su Bersani». Il presidente provinciale del Pd rivendica, poi, la scelta di sostenere Renzi insieme a un gruppo di giovani del Pd.

In provincia dell’Aquila, comunque, i dati sono in linea con quelli regionali e nazionali. Vince Bersani, che ha ottenuto il 45,6% delle preferenze, seguito da Renzi con il 30,5%, Vendola con il 19%, Tabacci con il 3,6% e Puppato con l’1,3%; sono stati 14.014 i voti validi in questo primo turno per la scelta del candidato che dovrà correre come premier alle politiche del 2013.

Un dato particolare, però, salta all’occhio: il voto nel Comune dell’Aquila ha fatto da ago della bilancia per i risultati finali di tutti i concorrenti. Se è vero che la vittoria di Bersani nel capoluogo di regione era attesa, ed è in linea anch’essa con il dato regionale e nazionale con 10 punti di differenza tra Bersani e Renzi, è Tabacci che appare come una sorpresa. Bersani incassa all’Aquila 1298 voti, Renzi mille tondi tondi, Vendola 842. Seguono Tabacci con 233 e Puppato con 49.

Per quanto riguarda Avezzano, Bersani ha incassato 526 voti, Tabacci 94, Puppato 14, Vendola 22 e Renzi 381. A Sulmona, invece, Bersani ha vinto con 547 voti. Seguono Renzi con 494, Vendola con 307, Tabacci con 60 e Puppato con 22.

«Al di là della vittoria di Bersani, la caratteristica di queste primarie è il risultato raggiunto da Tabacci», spiega il parlamentare del Pd, Giovanni Lolli. «All’Aquila ha preso di più rispetto al dato regionale e nazionale. Significa che il centrosinistra vuole inglobare un elemento moderato al suo interno». Un dato che, invece, «è segno di disagio forte è il risultato raggiunto da Vendola», aggiunge Lolli. «I suoi sostenitori sono stati bravi a interpretare i disagi del territorio tenendo agganciati, con Vendola, all’area di centrosonistra, elettori che altrimenti sarebbero andati perduti».

Il risultato di Tabacci è «un dato che non potrà essere ignorato», spiega il referente del coordinamento per Tabacci, Roberto Riga. «C’è stato un voto fortissimo d’opinione, che ci dimostra che non abbiamo sbagliato a sostenere la candidatura di Tabacci, uomo che rappresenta un centro riformista e moderato, esponente politico dalla consolidata esperienza. Nella realtà comunale, provinciale e regionale ha ottenuto un buon risultato».

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