
Serata di grandi emozioni all’Auditorium “Elio Sericchi”, per la presentazione del nuovo libro di Dante Capaldi. “La storia dell’Aquila Calcio dal 1931 al 2012” è una ricostruzione delle varie epoche in cui la squadra ha disputato dei match in diverse categorie, con diverse maglie e con spiriti distinti, ma sempre con i colori rossoblù da onorare.
Molti i personaggi intervenuti, dal calcio più antico a quello moderno, e molte le voci che hanno fatto sorridere nel corso della serata.
Apre lo spettacolo un video che in pochi minuti riassume le scene più importanti di questa lunga storia, dalla fondazione della Polisportiva Folgore nel 1926 alla tragedia di Contigliano accaduta dieci anni più tardi, sino ad arrivare alle parole dell’attuale presidente del team, Corrado Chiodi.
Presenti in questa occasione anche il figlio dell’autore, Aurelio Capaldi, che insieme al collega di Rai Sport Amedeo Goria ha voluto mettere la firma a questa riunione della comunità aquilana.
«La magia de L’Aquila Calcio è che mantiene un legame forte con tutto il territorio», afferma il giovane Capaldi, «ha un’identità forte, e gli stessi intrecci curiosi di quando anche io, da ragazzo, la seguivo». Il microfono passa al collega, che dopo aver parlato della città in cui è felice di trovarsi, si dilunga su un giocatore che lo colpì dritto al cuore.
«Ho avuto un piccolo tuffo al cuore per tutto quello che L’Aquila ha passato, ma ha saputo come sempre dimostrare un rispetto dei valori e delle tradizioni notevole. Una figura che da subito mi colpì fu quella di Annibale Frossi, bravissima ala destra, che disputava sempre i match con gli occhiali. Alle Olimpiadi riuscì a segnare sette goal in quattro partite, tra cui quello decisivo contro gli Stati Uniti e tre goal su otto inflitti al Giappone. E quello fu l’unico anno in cui la Nazionale Italiana di calcio vinse le Olimpiadi. Ma si sa, Frossi è appartenuto ed apparterrà sempre a L’Aquila».
E come lo stesso Dante Capaldi afferma nel proprio libro, «Sul rettangolo verde si consumano gioie e drammi sportivi: i vincenti inscenano i loro peana di vittoria, gli sconfitti siedono sull’erba con i volti disfatti e gli occhi bagnati di lacrime». Hanno avuto modo di riflettere, così, molti personaggi importanti presenti. Abbiamo l’esempio di Augusto De Blasis, Vincenzo Dionisi, Salvatore Petrilli, Tonino Angelini, Marco Di Chio, Aldo Di Bitonto ed altri volti noti del “Fattori”.
Interviene anche il Sindaco della città, Massimo Cialente, che avendo già letto il libro dà un proprio giudizio. «C’è tutto in questo libro, è davvero importante; ce n’era bisogno. Il calcio si viveva in modo diverso prima, minuto per minuto. E rileggendo alcune pagine sicuramente come me le altre persone hanno vissuto di nuovo quei momenti della loro vita».
Successivamente, come molti nel corso della presentazione, ha citato il nuovo stadio, quello di Acquasanta, i cui lavori tra alcuni mesi dovrebbero terminare. «Io spero che nei prossimi mesi L’Aquila possa avere uno stadio alla propria altezza, uno stadio senza barriere che possa dimostrare la superiorità del pubblico aquilano».
E finalmente, arrivano le parole di coloro che in questo momento hanno preso le redini del team abruzzese, e che sperano che andando avanti le cose possano migliorare sempre di più.
«Che dice il Presidente in queste occasioni? Io vorrei ringraziare Dante, non solo come mio preside a scuola, ma come mio maestro. Sa tutto di tutto. Essere qui a parlare come Presidente è motivo di soddisfazione ed onore per me, spero di rimanere nel cuore dei tifosi». E con un tono scherzoso, Corrado Chiodi aggiunge: «Il contesto è nuovo per me, ma ci auguriamo che tra qualche anno sia proprio Aurelio Capaldi il commentatore delle nostre partite».
Scende dal suo posto, ben nascosto tra la folla, ma non sfuggito allo sguardo vigile del giornalista, Maurizio Ianni, mister de L’Aquila Calcio. Come sempre, il tecnico non lascia sfuggire molte parole, ma le poche pronunciate hanno un’importante valore. “
«Ho trovato un ambiente positivo, progetti ambiziosi, una società che cresce, e ora sono onorato soprattutto come aquilano. Quando ero io a giocare, eravamo un gruppo fantastico, e le sensazioni che sto provando adesso con questo gruppo sono simili a quelle. Lo spirito è quello di chi cerca di migliorare, sempre».
Presenti tutti i risultati, i derby, i giocatori e i personaggi che hanno fatto la storia di una squadra che da 81 anni continua a procedere, tra intralci e gioie. Un libro dal profumo inconfondibile, adatto per tutti coloro che non sanno e hanno voglia di scoprire tutto ciò che da sapere, e per chi invece sa e ha voglia di tuffarsi nei ricordi e nelle emozioni di una storia senza tempo.
(c.g.)