
«Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’anomalia sul decreto inerente il riordino delle Province, perché se per la commissione i termini per presentare gli emendamenti restano fissati a lunedì 3 dicembre, in aula paradossalmente sono stati fissati per venerdì 30 novembre. Pare evidente la discarsia di stabilire per la Commissione, i cui lavori normalmente sono preparatori a quelli dell’Aula, un termine successivo rispetto agli emendamenti per l’aula». A denunciarlo è il senatore del PdL Fabrizio Di Stefano in merito al seguito dei lavori inerenti il decreto legge del Governo sul riordino delle Province, all’esame in Commissione.
«Comunque – ha aggiunto il senatore – ho già depositato sia per l’aula che per la commissione l’emendamento che recepisce la proposta che era uscita dal Consiglio comunale di Chieti. Cioè quello per cui bisogna considerare che la Provincia di Chieti rientra in tutti i paramentri per restare Provincia autonoma e non subire l’accorpamento. Analogamente ho presentato altri emendamenti anche a carattere ostruzionistico qualora non dovesse essere accolta la nostra pregiudiziale. Ne sto predisponendo insieme ad altri colleghi del PdL che ormai rappresentano la maggioranza del gruppo, volti a fari sì che comunque si impedisca un atto che va contro la storia, la logica e la volontà del nostro territorio. Spero che anche chi a chiacchiere si era impegnato in tal senso, come la senatrice Finocchiaro, che ha l’autorità politica per poter fermare questo provvedimento, faccia la sua parte a meno che la sua dichiarazione non sia stata strumentalmente finalizzata all’appuntamento delle primarie».
«Non dimentichiamo – ha sottolineato Di Stefano – che la scelta del Governo, di proporre due Province L’Aquila-Teramo e Chieti-Pescara, è mututata dal voto del Cal dove quest’ipotesi è stata votata dai sindaci dell’Aquila, Francavilla, Penne, Sant’Eufemia a Maiella, Pratola Peligna, Scurcola Marsicana, tutti del Pd, da Fontecchio area sinistra e Calascio, civico. D’altronde l’indicazione del segretario regionale Silvio Paolucci in tal senso è chiara; lo stesso in data 10 luglio scorso, scriveva sul suo sito ufficiale: “Pochi mesi fa avevamo elaborato una proposta per la [i]governance[/i] dell’area urbana vasta di Pescara-Chieti, e se il PdL l’avesse condivisa sarebbe stato più semplice la costruzione di un percorso partecipativo” Paolucci auspica quindi una “Provincia per il Nord (L’Aquila, Teramo) ed una per il Sud (Chieti, Pescara)”. Scelta confermata il 31 ottobre scorso, quando il segretario del Pd si complimenta con il Governo per aver fatto ‘la scelta più naturale’».
«A questo punto – ha concluso il senatore – credo che sia giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità e anche alla luce della splendida manifestazione di venerdì scorso io me le sto assumendo per intero, riaffermando in ogni momento che produrrò il massimo impegno in tutte le forme per far sì che questo provvedimento non venga approvato, almeno nella formulazione attuale».
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