Piangeva con una voce da baritono

28 novembre 2012 | 06:40
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Piangeva con una voce da baritono

di Valter Marcone

Una tristezza come di ragazzo

svagato dai sogni solitari

senza terra era la sua:

veniva da un’altra città

tutta diversa e nella memoria

aveva tutte quelle storie

della sua terra.

Piangeva con una voce da baritono

in quel baratro di meraviglia

dei suoi sogni,

note spuntate sull’armonia

d’un clarino affogato

era la sua voce. Saliva,saliva

fino ad incontrare quel sole di carta

disegnato e appeso sul muro della cella.

A sipario calato, dopo l’udienza

continuava a piangere

con la sua antica voce di baritono

e la consolazione non veniva,

non veniva da tutte quelle storie

che non riuscivano mai a concludersi

per continuare ad avvicendarsi

ai confini del mondo

prima di arrivare a quel sole di carta

disegnato e appeso sul muro della cella.

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