Pd, Bersani unico vincitore a L’Aquila

29 novembre 2012 | 10:00
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Pd, Bersani unico vincitore a L’Aquila

«Qui nel comune de L’Aquila c’è stato un solo vincitore alle primarie, Pierluigi Bersani».

Lo dichiara Mauro Marchetti coordinatore provinciale dei comitati aquilani a sostegno di Bersani.

«Voglio ringraziare tutta la macchina organizzativa, oltre 100 volontari che hanno reso possibile questa bellissima giornata di democrazia e partecipazione. Il nostro appello è rivolto agli elettori affinché tornino a votare al secondo turno. Riguardo alle modalità di voto si voterà negli stessi seggi di domenica scorsa, potrà votare solo chi ha votato al primo turno o coloro che nelle giornate di giovedì e venerdì si registreranno presso il comitato provinciale fornendo una ‘motivazione’ valida in base alla quale sia stato impossibile recarsi alle urne il 25 novembre».

Passa poi a fare l’analisi del voto Fabio Ranieri del comitato bersaniano cittadino: «ha vinto Bersani senza se e senza ma. La forbice fra Bersani e Renzi in città è rimasta invariata rispetto al dato nazionale di 9 punti percentuali di distacco. In provincia addirittura la forbice si allarga con Bersani al 46% contro il 30,2% di Renzi, per cui non vedo nessun exploit di quest’ultimo all’Aquila. Ad avere un ottimo risultato sono stati invece Vendola con il 22% e Tabacci che ha raggiunto nel capoluogo il 7%. E’ evidente che noi intendiamo dialogare con questi due elettorati, anche alla luce del fatto che sia Tabacci che Vendola hanno dichiarato di sostenere Bersani. Un’ultima riflessione, in campagna elettorale si era detto che un’affluenza superiore ai due milioni e mezzo avrebbe penalizzato Bersani accorciando la forbice tra i due principali competitors; hanno votato quasi tre milioni e mezzo ma il distacco è nettissimo, quasi 10 punti percentuali».

La parola passa poi ad Alessandro Mucciante, il più giovane fra i coordinatori del comitato «sono amareggiato per alcune polemiche poste a livello nazionale e poi declinate sul livello locale. Credo che dobbiamo lavorare per l’unità del centrosinistra e del partito, per questo mi spiace apprendere che qui in città si è preferito tracciare un solco e fare dei distinguo. Si sono fate affermazioni in base alle quali da un lato ci sarebbero delle persone libere ed entusiaste, detentori del rinnovamento, contro un esercito di grigi burocrati annoiati che lavorano per mantenere lo status quo. Vorrei ribadire che oltre il 90% dei Giovani Democratici (l’organizzazione giovanile del PD) in Italia hanno scelto Bersani. Definire questi ragazzi grigi burocrati dell’apparato mi sembra quantomeno fantasioso. Se qualcuno a livello locale vuole analizzare il voto delle primarie facendo delle dietrologie e pensando che questo influisca sui destini personali si sbaglia perché non stiamo facendo dei congressi bensì eleggendo il miglior candidato premier possibile, e gli elettori a questo pensavano nelle urne, non ad altro».

Conclude Valentina Raparelli:«non c’è nessun apparato ma solo tante persone che lavorano con passione per la vittoria di Bersani. Voglio invitare al voto tutti perché Bersani è una presenza vera nella nostra città e votarlo significa provare a dare alla nostra città un governo amico».

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