La Green Economy vince in Abruzzo

30 novembre 2012 | 17:39
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La Green Economy vince in Abruzzo

Si è svolta ieri a Pescara, nella splendida cornice del Parco dei Principi, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Confindustra Abruzzo Green, iniziativa di punta del Progetto Green elaborato da Confindustria Abruzzo, che assegna un riconoscimento alle imprese abruzzesi orientate alla green economy.

Alla cerimonia hanno partecipato Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L’Aquila e responsabile del Progetto Green, Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, Mario Amicone, direttore generale Arta Abruzzo, Antonio Nidoli, presidente e amministratore delegato [i]MA&D Power Engineering spa[/i], Alfredo Castiglione, vice presidente Giunta Regionale d’Abruzzo e Assessore Regionale allo sviluppo economico ed Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola.

«Il Premio Confindustria Abruzzo Green è più di un concorso – ha spiegato Fabio Spinosa Pingue – È un momento di riflessione strategica, un luogo di confronto imprenditoriale, politico e intellettuale per condividere soluzioni e stringere alleanze. È l’inizio di un percorso in cui ciò che è green diventa conveniente per le imprese. È il simbolo della riaffermazione della centralità delle persone e del territorio in cui vivono».

«La Green Economy è una grande opportunità per sopravvivere alla crisi. La sfida per il futuro è di inaugurare una Green Community in Abruzzo – ha concluso Spinosa Pingue – La forza e la concretezza di tale sfida dipenderanno dal reale coinvolgimento e dal convinto contributo di imprese, mondo della ricerca e istituzioni».

Un chiaro segnale è arrivato dal fronte istituzionale. «Mi impegnerò a rafforzare la presenza della Green Economy nella agenda politica abruzzese – ha sottolineato Alfredo Castiglione – Dobbiamo fare nostre le indicazioni di Florida, valorizzando Talenti, Tolleranza e Tecnologia in un’ottica innovativa e sostenibile. In questo senso anche i Poli di Innovazione e le Reti di Impresa possono rappresentare degli strumenti di sostegno, anche perché la Green Economy è trasversale a tutti i settori. Vedremo di inserire nella nuova programmazione, a partire dal 2014, delle premialità per tutte quelle aziende che riescono a innovare salvaguardando l’ambiente».

Ospite d’eccezione alla cerimonia di premiazione, Ermete Realacci, presidente di Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane. «Per far ripartire il Paese non basta fronteggiare la crisi. Affrontare i nostri mali antichi: il debito pubblico, l’illegalità e l’evasione fiscale, le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza, il sud che perde contatto, una burocrazia speso soffocante. Serve una visione in grado di mobilitare le migliori energie per affrontare le sfide del futuro. È necessario difendere la coesione sociale non lasciando indietro nessuno, e scommettere sull’innovazione, sulla conoscenza, sull’identità dei territori: su una Green Economy tricolore che incrocia la vocazione italiana alla qualità e si lega alla forza del Made in Italy. È necessario cambiare partendo dai talenti dell’Italia che c’è. Per uscire dalla crisi e trovare il suo spazio nel mondo che cambia, insomma, l’Italia deve fare l’Italia. Condivido le osservazioni del Vice Presidente Castiglione e aggiungerei alle tre T cui lui faceva cenno, una quarta, quella dei Territori. Non c’è Green Economy se non c’è un rapporto saldo tra impresa, ambiente, coesione sociale e nuove idee».

Il Premio Confindustria Abruzzo Green dà appuntamento al 2013 con una nuova edizione più ampia, aperta anche alla Pubblica Amministrazione, ovvero a quegli enti locali impegnati sul fronte dell’efficienza energetica e degli acquisti verdi.

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