
Nonostante le soluzioni ipotizzate, [url”i ragazzi sfrattati dalla legionella”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=42514&typeb=0[/url] hanno dovuto attuare [i]obtorto collo[/i] il fai-da-te.
Si sono rivelate non percorribili le due soluzioni prospettate: risiedere al New campus di Preturo sarebbe troppo oneroso per loro, nonostante lo sconto del 20%. Da scartare anche la soluzione B&B.
«Il costo spiega Iacopo Rossi – non è di 200 euro mese come ipotizzato dal presidente Adsu, Francesco D’Ascanio. Il proprietario ci chiede 250 euro al mese».
Così alcuni studenti (sui 40 senza casa) sono tornati da mamma e papà, in attesa di poter trovare un tetto a buon mercato. Loro che alla Reiss Romoli pagavano 200 euro al mese, con il rimborso delle somme per i vincitori di borse di studio, non ci stanno a pagare di più.
Temono peraltro che la legionella non sarà sconfitta entro il mese di gennaio come ipotizzato. Si è diffusa una voce fra i ragazzi secondo cui la Reiss potrebbe restare chiusa fino a luglio.
Uno degli ultimi esami effettuati il 6 novembre scorso testimonia che il batterio insidia ancora il «fondo del boiler e i rubinetti del lavandino» di alcune stanze. Dal canto proprio l’Ateneo invece relazionava il 16 novembre scorso «di aver sostituito giunti, filtri, cipolle doccia, flessibili e trattato gli impianti con periossido d’azoto e ioni d’argento».