
L’Ugl vuol vederci chiaro sull’allarme Legionella.
Il batterio infatti è proliferato di recente nelle tubature della Reiss Romoli determinando lo sgombero di una parte della struttura adibita a residenza universitaria.
In tutto sono andati via una settantina di studenti, di cui 20 sistemati alla Campomizzi, gli altri ancora senza soluzione.
Il dottor Francesco Bizzarri in una nota inviata al Prefetto, al Questore, al sindaco e ai vertici dell’Università chiede di sapere per quale ragione siano stati evacuati soltanto gli studenti, mentre nessun si sia preoccupato di tutelare la salute di chi alla Reiss Romoli lavora.
In qualità di Rsu dell’ateneo, il dottor Bizzarri «manifesta meraviglia per la mancata tutela del personale amministrativo che lavora nella struttura».
«Valutando corretta la vostra scelta di aver sgomberato velocemente gli studenti della Reiss Romoli – scrive – si chiede come mai lo stesso non sia stato fatto per il personale».
Bizzarri invita dunque l’università in primis e poi questura e prefettura a «prendere tutti i provvedimenti necessari alla tutela della salute non solo degli studenti, ma anche di chi lavora con abnegazione all’interno della struttura».
Bizzarri chiede altresì di «valutare eventuali responsabilità poiché un precedente simile si verificò negli anni ante sisma».
Bizzarri si riferisce al 2008 quando un corsista Tils si ammalò di legionella sempre nella scuola. In seguito a questo caso l’Arta dispose analisi obbligatorie e periodiche sulla struttura.
Il vero giallo, tuttavia è che in occasione dei prelievi effettuati nello scorso mese di agosto tutte le analisi risultarono negative, per questa ragione l’Adsu dispose la possibilità di occupazione della struttura. Improvvisamente invece gli esami successivi si rivelarono positivi. Di qui la decisione di ‘sfrattare’ gli studenti in tutta fretta.
A.Cal.
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