
di Xavier Jacobelli
Diecimila euro. Insultare il Grande Torino e i Caduti di Superga, costa tanto poco, secondo la giustizia del calcio italiano che ha inflitto una multa risibile alla Juventus a causa dell’osceno striscione rimasto esposto sabato sera a Torino per 20 minuti, durante il derby della Mole (“[i]Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto[/i]”).
Sia chiaro: la società Juve non c’entra nulla con la nefandezza dei barbari travestiti da tifosi bianconeri, ma paga per la responsabilità oggettiva.
Il guaio è che, secondo la giustizia della Figc, anzichè stangare senza pietà e nella stessa maniera ogni scritta indecente che compare negli stadi del Belpaese, facendola pagare ai responsabili, siamo arrivati addirittura a un tariffario diversificato. Come se potessero esistere differenze fra chi insulta gli Eroi di Superga e i Caduti dell’Heysel, la memoria di Morosini, i problemi di salute di Cassano e Gattuso. E potremmo andare avanti all’infinito.
Così, la settimana scorsa, l’ignobile insulto a Pessotto, lanciato dai gentiluomini travestiti stavolta milanisti, ha comportato un’ammenda di soli 4 mila euro, mentre ormai si perde il conto delle volte in cui queste porcherie non vengono nemmeno punite. Il campionario è allucinante.
Ne offre un impressionante stralcio il lettore Andrea Gaida con un post su Facebook:
“[i]Mi ricordo lo Stadio Heysel, le bandiere del liverpool…[/i]” (coro di viola e granata)
“[i]Cosa succede, cosa succede a Bruxelles, son 39 i morti dell’ Heysel…[/i]” (coro dei romanisti)
“[i]Il più grande spettacolo dopo l’Heysel siamo noi, i butei…[/i]” (coro dei veronesi)
“[i]Acciaio scadente? Nostalgia dell’ Heysel[/i]” (striscione degli interisti)
“[i]-39[/i]” (stendardi e magliette di viola e napoletani)
“[i]Scirea Gaetano è morto contromano[/i]” (coro dei romanisti)
“[i]Olé, olé, olé olé… Heysel! Heysel[/i]” (coro dei romanisti lo scorso anno a Roma-Juve)
“[i]Fortunato, leucemico fulminato[/i]” (striscione dei viola)
“[i]39 sotto terra, viva viva l’Inghilterra[/i]” (striscione dei granata)
“[i]Gianni Agnelli dove sta?[/i]”
“[i]Pessotto buttate de sotto[/i]” (coro cantato a Roma)
“[i]Pessotto, era simulazione[/i]” (tifoseria veronese)
“[i]Felix 36 km di volo e muro del suono rotto, ma mai spettacolare come il volo di Pessotto[/i]” (striscione dei milanisti)
Provo ribrezzo per lo striscione del derby, da punire severamente, ma provo altrettanto ribrezzo per i cori/striscioni sopraelencati e i relativi autori… Non esistono morti di serie A e morti di serie B. Che i media ne prendano atto”.
I media ne prendono atto, caro Gaida e non ne possono più di raccontare queste schifezze, uniche al mondo.
Così come non ne possono più di registrare l’insopportabile scaricabarile delle opposte fazioni tifoidee le quali, ogni volta, si rinfacciano le reciproche infamie all’insegna del “ma anche”: “Lo striscione di Superga è stato ignobile, ma anche quelli sull’Heysel, eccetera eccetera…”.
Quando lo capiremo che, per ripulire gli stadi, non si può e non si deve fare sconti a nessuno?
Ne prendano atto anche le autorità competenti e agiscano. Ci avevano detto che con la tessera del tifoso, i biglietti nominativi, i tornelli e bla bla bla, queste nefandezze sarebbero state cancellate. Così non è stato. Perchè, signor ministro dell’Interno, signor presidente della Figc, signor presidente della Lega di A, signor presidente degli arbitri? Perchè?
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