Legionella, Ugl: modus operandi sbagliato

4 dicembre 2012 | 22:37
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Legionella, Ugl: modus operandi sbagliato

Torna alla carica l’Ugl sull’allarme Legionella alla Reiss Romoli. Dopo l’intervento del dottor Bizzarri è ora Giuseppina Pellegrini dello stesso sindacato a chiedere l’intervento urgente dei Nas teso a garantite l’incolumità delle persone che lavorano nella struttura.

L’Ugl contesta il modus operandi dell’università che dopo aver evacuato gli studenti non si è preoccupata della incolumità del personale tecnico-amministrativo impiegato all’interno della struttura che per l’Ugl «continua ad operare in locali a rischio».

«Abbiamo appreso che l’impianto termico è lo stesso per tutta la struttura – spiega la sindacalista – Infatti l’erogazione dell’acqua calda è stata interrotta anche negli uffici. Il fatto è che del problema si sapeva già nel mese di agosto, ma nessuno ha pensato a mettere dei semplici avvisi nei bagni».

«Si tenga presente – si legge nella nota della Ugl – che il batterio della Legionella prolifera nelle condutture dell’acqua che, nel caso specifico sono in comune fra gli alloggi degli studenti e i locali adibiti ad uffici». Di qui la richiesta di intervento dei Nas di Pescara.

Il sindacato si chiede per quale ragioni le analisi dell’acqua non siano ancora state ripetute visto che le più recenti risalgono al 16 novembre scorso. In una parola, insomma, il sindacato chiede maggiore trasparenza su tutta la vicenda.

É molto probabile che nei prossimi giorni molti dipendenti si sottoporranno ad esami del sangue per verificare se vi sia stato il contagio del batterio. Stessa cosa stanno facendo i ragazzi sfrattati che sicuramente sono stati più esposti rispetto al personale dell’Università al contagio.

Tuttavia non sembra la Legionella l’unico problema all’interno della vecchia scuola della Telecom definita fatiscente dall’Ugl.

Indicativo è il fatto che in molte stanze quando piove è necessario raccogliere l’acqua con i secchi, continua la Pellegrini. Un problema molto diffuso anche nela sede ex Optimes che ospita Ingegneria e Scienze motorie. «Nelle stanze dei docenti – spiega la sindacalista – il secchio è sempre a portata di mano quando piove soprattutto negli uffici del terzo piano. In alcune stanze ci sono veri e propri buchi nel tetto. Non è un bel biglietto da visita né per gli studenti né per i docenti che vengono a insegnare nel nostro ateneo».

A.Cal.

PRECISAZIONI DALL’UNIVERSITA’ – I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo in senato accademico, Marco Angelini e Rosaria Bucci, intanto fanno sapere di aver chiesto, il 14 novembre scorso, al responsabile dell’area sicurezza ed igiene sul lavoro Mario Alaggio «se corrisponde al vero la notizia che gli studenti assegnatari di alloggi presso la Reiss-Romoli siano stati trasferiti in una struttura alberghiera cittadina, causa presenza nell’acqua del Batterio della Legionella». «Se ciò corrisponde al vero – prosegue la nota di Angelini e Bucci ad Alaggio – Le chiediamo con urgenza una relazione scritta dettagliata sullo stato delle cose per la tutela della salute del personale tecnico-amministrativo che opera quotidianamente all’intero della Reiss-Romol».

Dall’ingegnere è arrivata la risposta, datata 14 novembre: «Si precisa, per quanto di mia competenza, che a seguito della decisione di effettuare un trattamento di bonifica dell’impianto idrico sanitario, il 30 ottobre sono state date indicazioni all’Adsu circa l’interruzione dell’erogazione dell’acqua calda (prevista per il giorno successivo) e circa il non utilizzo della stessa fino alle 19 di domenica 4 novembre (data presunta di fine intervento) per il possibile potere irritante dei prodotti utilizzati per l’intervento».

«Il 2 novembre – continua la lettera di risposta di Alaggio – alla stessa Adsu è stata data comunicazione di fine lavori e di disponibilità dell’acqua calda sanitaria negli appartamenti delle residenze. Cionostante, e per quanto dato sapere di sua iniziativa, l’Adsu ha deciso di trovare una sistemazione alternativa agli studenti e alle studentesse ospiti nelle residenze del complesso ex Reiss Romoli, probabilmente fino alla comunicazione, da parte del dipartimento prevenzione della Asl, dei risultati delle analisi condotte sui prelievi effettuati il 6 novembre».

«Per quanto attiene a tutte le persone che invece frequentano la palazzina di didattica ed uffici della Reiss Romoli (studenti, docenti, colleghi e colleghe) – si legge ancora nella lettera – visto che il circuito dell’acqua calda sanitaria nello stabile Reiss Romoli è unico, nonostante il livello di presenza della legionella non lo imponesse, nonostante che l’infezione avvenga attraverso l’inalazione di aerosol contaminati (per esempio da docce o più frequentemente umidificatori), tutti i servizi della palazzina uffici e didattica sono stati oggetto dello stesso trattamento di bonifica riservato alle residenze».