
Siamo da sempre abituate a sentire donne che si vantano di essere nate con un forte istinto materno e il risultato è che le ragazze che non avvertono questo bisogno e desiderio in maniera impellente sono perennemente attanagliate dal senso di colpa e dal dubbio di non essere delle buone madri. La verità è che sentirsi un po’ smarrite di fronte alla nascita di un figlio non fa di noi delle cattive madri.
La maternità viene considerata il momento più felice della vita di una donna, ma non è sempre così facile. L’idea che essere una mamma sia un atteggiamento naturale, legato a quel famoso concetto dell’istinto materno, non corrisponde proprio a realtà. Non nasciamo madri, lo diventiamo. Troppe donne vivono nel mito, falso, della perfetta madre e finiscono inevitabilmente per essere frustrate.
Non bisogna sentirsi inadeguate se si hanno dei problemi a familiarizzare con la maternità. Su 75.000 donne alla loro prima gravidanza, circa il 10% dice di sentirsi a disagio per il futuro; del resto non si deve dimenticare il fenomeno, frequentissimo, della depressione post-partum. Judy Reith, direttrice di “[i]Parenting People[/i]” e autrice di libri sull’argomento, sottolinea: «È naturale voler essere la migliore madre possibile, ma quando creiamo aspettative troppo alte, è inevitabile che si viva tutto con estrema ansia e frustrazione».
Non esistono madri cattive o madri perfette. Ricordate che non ci sono regole precise per essere una buona madre, nonostante spesso si pensi che sia così.
[i]Esiste la mamma perfetta?[/i]
Sei troppo protettiva o troppo anaffettiva, troppo oppressiva o eccessivamente morbida. Sembra che una madre abbia una vita davvero impossibile e sia sempre esposta a critiche qualsiasi atteggiamento scelga di adottare.
«Lo scombussolamento ormonale a cui sono esposte le donne subito dopo la gravidanza, le fa inevitabilmente sentire più stanche», spiega la Reith. «E questa stanchezza può portare anche a uno stato di tristezza, sopraffazione e a una sensazione di sfiducia». Questa situazione può portare anche a provare dei sentimenti negativi nei confronti del neonato. Non allarmatevi, è una situazione comune, l’importante è parlarne con qualcuno prima che diventi ingestibile. L’idea della madre perfetta è una pura fantasia e cercate di non fare l’errore che sia una cosa reale, perché ne conseguirà solo ansia, frustrazione e infelicità.
«La cosa più difficile per i genitori è accettare di avere dei limiti», afferma la psichiatra infantile Françoise Molénat. I bambini del resto, formano la propria personalità e indipendenza proprio attraverso le mancanze dei genitori. Tutte le mamme commettono degli errori e non è sempre una cosa negativa.
[i]L’aiuto degli altri. Un alleato importante[/i]
Il ritorno a casa dall’ospedale, dopo il parto, rappresenta uno dei momenti più delicati e rischiosi per la neo mamma. Si ha a che fare con le richieste del piccolo e si ha l’impressione di dover fare tutto da sola. «La madre ha bisogno di avere costruito un nido solido per far fronte a tutto questo», dice Linda Morisseau, psichiatra infantile presso l’Istituto Pediatrico di Parigi.
È importante avere un aiuto, non si può fare tutto da sole in una situazione delicata come questa. «Evitate di cedere al bisogno di gestire tutto», avverte Reith. «Abbiate aspettative inferiori, più umane, e accettate l’aiuto delle persone che vi sono vicine».
Gli altri membri della famiglia e il personale medico sono in grado di rappresentare un sostegno fondamentale. Non dimenticatevi del ruolo del partner: «Siamo troppo spesso incentrate sulla relazione madre-bambino, ma il padre è altrettanto importante», dice la psichiatra Molénat.
[i]Assenza di istinto materno? Cosa fare?[/i]
Anche se si è sempre desiderato un figlio, nel momento in cui si diventa madre spesso si può avvertire una sensazione ambigua nei confronti del neonato. Non allarmatevi, anche questa cosa rientra nella normalità. Forse la gravidanza è stata difficile e più complessa del previsto oppure questo improvviso cambiamento che coinvolge a 360 gradi può portare smarrimento e una sensazione di distacco.
Ci sono molte ragioni per sentirsi un po’ distanti e sono tutte comprensibili e umane. «È difficile ammettere di non sentire un legame forte nei confronti del proprio bambino, soprattutto se tutti si aspettano questo da te» afferma Reith. Ma il modo migliore per far ripartire quel sentimento materno è quello di non perdere di vista se stesse: «Bisogna avere cura di sé, partendo dalle piccole cose. Tutto questo aiuta a sentirsi meglio. Se si sta bene con se stesse si è n grado di far crescere un legame d’amore con il proprio bambino».
[i]Quanto pesa il tuo passato di figlia?[/i]
Sia che vogliate copiarla, sia che vogliate fare il suo esatto opposto, la relazione che avete avuto con la vostra mamma vi influenzerà nella vostra esperienza della maternità.
«La tua esperienza di figlia e il conseguente rapporto che hai avuto con tua mamma influenzeranno non solo il tuo comportamento di madre ma anche le tue aspettative, l’idea di madre che vorresti raggiungere», afferma Reith.
È il momento di entrare in contatto con la famiglia, anche per discutere di eventuali problemi che hai avuto con la tua educazione. «Invitiamo le mamme a parlare con gli adulti con cui sono cresciute, qualora ci fosse l’esigenza di chiarire situazioni irrisolte e poco serene», spiega la psichiatra infantile Molénat.
Reith aggiunge che questa può essere un’occasione d’oro per costruire ponti con i propri genitori: «Anche se il rapporto con tua madre non è idilliaco, a volte un bambino può essere un modo per ricostruirlo e migliorarlo», afferma infatti.
[i]Essere una buona madre. Ecco dei suggerimenti[/i]
Quindi, cosa si può fare per cercare di essere una buona madre? Non c’è un’unica risposta a questa domanda complessa, ma la prima cosa e la più importante è che bisogna avere fiducia in se stesse e nelle proprie capacità. Per aiutarti a vivere la tua esperienza di madre con serenità, ecco alcune piccole “regole comportamentali”:
Iniziate a pianificare in anticipo: durante la gravidanza, fate i preparativi per il ritorno a casa con il vostro bambino.
Circondatevi di persone care: un aiuto in questi momenti è fondamentale. La loro vicinanza vi farà essere più serene nella gestione di tutto quello che comporta una gravidanza.
Consultate i medici: infermieri, medici, ostetriche possono aiutarvi e darvi già una soluzione prima ancora che riscontriate un problema.
Parlatene con i vostri genitori: Com’è stato per loro? Parlare della loro esperienza, di come se la sono cavata non può che infondere fiducia in voi.
Abbiate cura di voi stesse: non siete delle [i]wonder women[/i], se avete bisogno di una pausa, un consiglio, o anche solo una vasca enorme di gelato e di una chiacchierata, non vergognatevi di chiedere aiuto. Coccolarsi un po’ e non dimenticarsi di se stesse è una regola fondamentale.
[i]*Fonte: Alfemminile.com[/i]