Chiusura Centro storico, Giuliante parla di ‘follia’

5 dicembre 2012 | 08:41
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Chiusura Centro storico, Giuliante parla di ‘follia’

«Ho in passato dichiarato che l’opzione romantica di Cialente di riapertura del centro storico fosse di “lucida follia”», questa la dichiarazione di Gianfranco Giuliante in merito alla chiusura del Centro storico, a causa di alcune scosse sismichce qualche settimana fa.

«Mi vedo costretto a ritirare l’aggettivo “lucida” per parlare di “follia allo stato puro”.

La conclamata pericolosità del centro storico in atti, sia per quanto concerne le osservazioni dei Vigili del fuoco sia per quanto concerne la struttura stessa del Comune dell’Aquila, è sopravanzata dagli accadimenti».

«Accade che in via dei Sali ci sono immobili classificati “E” nei quali insistono locali frequentati da centinaia di persone».

«La classificazione “E” del condominio avvenuta in data 17/10/2012 per nuovo sopralluogo, ha visto tali attività aperte e frequentate nonostante la nuova classificazione così come gli stessi locali sono tutt’ora frequentati dopo la breve pausa che il Comune si è dato per effettuare controlli dopo la recente chiusura del centro storico».

«La situazione appare ancor più incredibile se si tiene conto che il cambiamento di esito della verifica di agibilità dell’immobile è stato accordato dopo perizia giurata nella quale si è affermato che il condominio non aveva fondazioni nel lato prospiciente la piazza e che il cemento era inidoneo ed inconsistente».

«Ora non si comprende la ragione per la quale il Sindaco dell’Aquila ordini la riapertura al transito pedonale di una strada con un immobile classificato E, privo di fondazioni e con cemento inconsistente e di cui si chiede l’abbattimento».

«L’esempio appare emblematico, le conseguenze possibili non hanno bisogno di commento.

A questo punto è opportuno che Cialente ripensi questa sua “idea” di centro storico “vissuto” poiché a nessuno verrebbe in mente che la volontà di salvaguardia di una “ identità” possa essere barattata con il “rischio altissimo” che anche le circostanze su esposte evidenziano».