
Le scosse nella notte, la corsa in centro storico, tutti insieme, per esorcizzare la paura. Poi il ritorno a casa nella speranza che lo sciame terminasse, come sempre succedeva da sei mesi. Poi il boato finale, che ha sconquassato città e distrutto vite umane. Tutto questo è raccontato in un libro corale dal titolo di speranza: “I gigli della memoria” (edizione Tabula Fati, Solfanelli 2012).
Sarà presentato domani pomeriggio, giovedì 6 dicembre, alle 17 all’auditorium Sericchi della Cassa di Risparmio, in Viale Pescara, dalla professoressa Patrizia Tocci, la mente e l’anima del progetto. Anzi, l’anima viene da tutti coloro che hanno accettato di raccontare quelle prime 12 ore di dramma.
Ne esce un testo molto intimo, e tuttavia “fotografico”, che restituisce quasi visivamente la confusione del giorno del sisma, la paura e il dolore per la morte avvenuta a un passo dagli autori stessi.
Nella prima parte il libro raccoglie 55 testimonianze, che raccontano le prime dodici ore, durante e dopo il terremoto che tre anni e mezzo fa ha coinvolto L’Aquila, le sue frazioni e numerosi Comuni. Il testo si articola in 7 sezioni per affrontare il ricordo di un’esperienza che rinnega le parole e che ha sconvolto vite e destini.
La seconda parte è composta da testi scritti dalla professoressa Tocci e riguardano il tempo trascorso da quel momento fino a oggi. La postfazione è dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz, colpito profondamente nella sua visita alla Zona Rossa dell’Aquila. Condurrà l’incontro Valeria Valeri, presidente dell’associazione Volta la carta; ci sarà anche un evento teatrale con la lettura dei testi a cura della associazione Culturale Animammersa. Alcuni stralci di tutti i racconti saranno affidati alle voci di Patrizia Bernardi e Antonella Cocciante. I diritti d’autore per la vendita del libro, dal costo di 15 euro, saranno devoluti al Gruppo volontari donatori sangue (Vas) dell’Aquila.
Mar.Gianf.