
Contro la decisione delle associazioni datoriali della sanità privata di «approfittare della crisi economica per risparmiare sui salari dei lavoratori difendendo al contempo i loro profitti e mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro», la Cgil-Funzione Pubblica ha proclamato lo sciopero generale della sanità privata abruzzese per il prossimo 11 dicembre.
L’astensione dal lavoro è prevista per per tutta la giornata e verranno garantiti solo i servizi minimi essenziali.
Per l’occasione è stata organizzata anche una manifestazione, davanti alla sede regionale dell’Aris a Pescara.
A fare il punto della situazione, annunciando la mobilitazione, è il segretario regionale della Cgil Fp, Carmine Ranieri. «Il Governo nazionale, attraverso i provvedimenti della [i]spending review[/i] – spiega Ranieri – taglia risorse alla sanità, il Governo regionale fa altrettanto e le associazioni datoriali scaricano i tagli sui lavoratori, diminuendo i salari, aumentando l’orario di lavoro e producendo esuberi».
«In particolare – argomenta il segretario – sia l’Associazione religiosa istituti sociosanitari (Aris), che l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) hanno deciso di applicare nuovi contratti e protocolli alle strutture di riabilitazione e residenze assistenziali che diminuiscono i valori tabellari delle retribuzioni e delle indennità e aumentano l’orario di lavoro da 36 a 38 ore settimanali».
«La Cgil-Fp Abruzzo – aggiunge Ranieri – pur comprendendo i disagi che verranno causati agli utenti, ritiene che oggi sia assolutamente prioritario difendere il servizio sanitario nazionale dai tagli lineari del Governo nazionale e regionale; tagli che si scaricano inevitabilmente sui cittadini, attraverso la diminuzione delle prestazioni. Il sindacato rivendica il diritto ad una retribuzione dignitosa dei lavoratori e respinge ogni politica di licenziamento».
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