
di Alessia Lombardo
Campo imbiancato dalla neve, pallone bianco, strisce bianche, maglia (da trasferta) dei Diavoli bianca. Un derby total white quello in scena ieri sera al “Fattori”, altro che stracittadina sotto le stelle.
Nel [i]day after[/i] quesiti e riflessioni sorgono spontanei, a seguito della nevicata che all’ultimo momento ha rovinato l’agognata festa. Soli 27 i minuti giocati prima che l’arbitro Ros di Pordenone, data la nevicata in corso e la scarsa visibilità delle linee del campo, sospendesse inizialmente la partita per 15 minuti. Poi, per l’impossibilità di procedere celermente con la calce rossa per segnare nuovamente il campo, il fischietto ha optato per il rinvio a data da destinarsi del match, che sarà recuperato dal primo minuto.
Immediato il dietrofront delle squadre negli spogliatoi.
Dopo l’annuncio di rinvio dello speaker del “Fattori” gli infreddoliti tifosi presenti hanno rumoreggiato prima di abbandonare gli spalti consapevoli di avercela messa tutta per esserci in un clima polare.
Sotto le telecamere di Rai Sport la nevicata del “Fattori” è stata visibile in diretta tv. «Peccato, sarebbe stata un’ottima occasione per L’Aquila, che ha vissuto la tragedia del terremoto». Retorica, vicinanza al dolore, si è parlato anche delle scosse che continuano a tormentare il Capoluogo d’Abruzzo. Dal calcio alla vita quotidiana.
Soltanto alcune considerazioni dopo il derby sfumato.
Tutti pensavamo che dopo il terremoto del 6 aprile 2009 fosse chiara la posizione geografica dell’Aquila. Forse non lo è. Come si fa nei piani alti della Lega a fissare un derby abruzzese il 10 dicembre alle 20.45?
E ancora, non si pensa all’incolumità della tifoseria ospite che affronta la trasferta in condizioni meteo che potrebbero essere avverse?
È stato messo il punto della serata sulla ormai nota calce rossa che avrebbe permesso di tracciare nuovamente le linee sul campo. E il ghiaccio che si sarebbe formato sul terreno di gioco? Linee rosse e palla colorata non scongiurano il rischio infortuni.
Parliamo di Seconda Divisione, Lega Pro. Quanto la tv c’entra con il posticipato rinvio?
Il calcio di una volta, quello con cui siamo cresciuti, è lontano. Prevedibile.