Appalti: bufera a Cepagatti, coinvolti due aquilani

14 dicembre 2012 | 15:35
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Appalti: bufera a Cepagatti, coinvolti due aquilani

Gare pilotate per l’illuminazione pubblica di Cepagatti(Pescara) in modo da ottenere vantaggi per la sua ditta di materiale elettrico: le avrebbe organizzate il vicesindaco, Leone Cesarino, finito agli arresti domiciliari insieme a due imprenditori aquilani, i fratelli Claudio e Antonio D’Alessandro.

Tutti sono accusati di associazione per delinquere, turbativa d’asta, corruzione, concussione e truffa aggravata. Le misure di custodia cautelare sono state eseguite dagli uomini del Corpo Forestale di Pescara.

Il vicesindaco, che ha anche la delega ai Lavori pubblici, avrebbe fatto in modo che comparissero diverse imprese, tutte riconducibili agli stessi soggetti i quali, in cambio, si sarebbero riforniti presso la sua impresa. Il Corpo Forestale parla di un «sodalizio criminale» con le due figure chiave degli imprenditori aquilani che, tra l’altro, si sarebbero aggiudicati diversi appalti anche nell’ambito della ricostruzione post terremoto.

L’indagine è scaturita da intercettazioni effettuate nell’ambito dell’operazione ‘Cabina di Regia’, che a luglio 2011 portò ad arresti eccellenti al Comune di Spoltore (Pescara).

Oltre al Comune di Cepagatti, in mattinata sono stati perquisiti gli Uffici dei Lavori Pubblici del Comune di Montesilvano (Pescara), dove è stato acquisito materiale di vario genere. Nel mirino degli investigatori c’é l’appalto per la manutenzione straordinaria della scuola di Villa Verrocchio. Perquisizioni anche in diverse ditte operanti nel Pescarese, nel Teramano e nell’Aquilano. Ci sarebbero altri indagati.

Le ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli agenti del Corpo Forestale, insieme ai colleghi di Chieti, Teramo e L’Aquila, sono state emesse dal gip del Tribunale di Pescara Luca De Ninis su richiesta del pm Gennaro Varone.

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