Casa dello studente, chieste condanne

15 dicembre 2012 | 13:53
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Casa dello studente, chieste condanne

«Condannare gli otto imputati del processo Casa dello Studente che hanno scelto il rito abbreviato e rinviare a giudizio i due indagati ancora in udienza preliminare». Il processo è infatti diviso in due filoni, tra chi ha rinunciato all’udienza preliminare, con uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna, e chi procede normalmente. Queste le richieste comuni di tutte le parti civili nel corso dell’udienza odierna loro dedicata di questo importante filone della maxi inchiesta della Procura dell’Aquila sui crolli avvenuti con il terremoto del 2009.

Richieste al giudice Giuseppe Grieco che superano quelle dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Fabio Picuti, il quale nell’udienza precedente aveva chiesto quattro condanne per i tecnici e altrettante assoluzioni per i due vertici dell’Adsu, Azienda per il diritto agli studi universitari, proprietaria della struttura poi crollata, e per due tecnici autori di interventi minori.

La prossima udienza dovrebbe essere fissata il prossimo 22 dicembre, quando sarà il turno degli avvocati difensori.
Verosimilmente la sentenza dovrebbe arrivare entro i primi giorni di gennaio 2013. Per capire la posizione delle parti civili è eloquente quanto affermato dall’avvocato Armando Tascione, legale di parte civile della famiglia del giovane Francesco Esposito, vigilante notturno di turno nella struttura, rimasto sotto le macerie. «Il legislatore pone al carico del committente una responsabilità diretta, non si può addurre ignoranza legislativa oppure dire, come ha concluso il pm, ‘io sono stato tratto in inganno’ – ha attaccato il legale – Il rischio è a carico del committente stesso, non può esimersi da responsabilità».

Per questo motivo, ha aggiunto che «per il ruolo avuto e l’attività svolta anche Luca Valente deve rispondere con i tecnici», chiamando in causa l’ex direttore Adsu. “Stessa sorte” l’avvocato ha chiesto per gli imputati D’Innocenzo e Andreassi e, infine, il rinvio a giudizio per Navarra e Gaudiano, ancora in udienza preliminare per non aver scelto il rito abbreviato.

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