
Rischia di essere un vero e proprio flop la Legge Regionale sulla Cooperazione, approvata a marzo 2012, con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e diffondere la cultura imprenditoriale cooperativa, ritenuta un modello virtuoso e socialmente sostenibile.
La Giunta Regionale, per finanziare le attività contemplate dalla norma, ha previsto un contributo di 400.000 euro a valere sul “Fondo Unico per le Attività Produttive”, vincolando così l’utilizzo delle risorse ai soli investimenti, determinando la “non finanziabilità” delle attività per la promozione e sviluppo della cooperazione, previste dall’art. 3 della Legge regionale.
I presidenti di Legacoop, Confcooperative e Agci hanno presentato numerose richieste di incontro al Direttore regionale della Direzione Sviluppo Economico e del Turismo, Marco Pastore, e al Vice Presidente Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, per tentare di risolvere questa incongruenza che impedisce alle Centrali Cooperative di utilizzare il contributo regionale per iniziative volte a promuovere e favorire la crescita delle imprese cooperative; ma da ottobre ancora nessuna risposta dagli uffici regionali.
«La ratio della legge – commenta Fernando di Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo – è apprezzabile, ma così risulta di scarsa utilità perché non supporta le Centrali nell’espletamento delle attività per cui sono vocate».
«Rischia di rimanere inapplicata e inapplicabile – aggiunge Franco Ricci, Presidente di Confcooperative Abruzzo – con grave pregiudizio per la sopravvivenza non tanto delle Associazioni, ma delle oltre mille micro e piccole cooperative che noi assistiamo».
«E’ necessario che la Regione intervenga in tempi rapidi per sbloccare l’utilizzo delle risorse – conclude Nino Silverio, Presidente di Agci Abruzzo – perché ulteriori ritardi possono compromettere l’utilizzo delle risorse nel corso del 2012».
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