
di Marianna Gianforte
Il Tar dell’Aquila mette la parola fine sulla querelle Regione/Asl e cittadini sulla chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo. Niente chiusura per il presidio d’emergenza, e niente depotenziamento. Il pronto soccorso dovrà funzionare “in pieno” e avere a disposizione per 24 ore al giorno un chirurgo, un anestesista, un cardiologo, un radiologo e un ortopedico. Non solo. I medici e gli infermieri dovranno anche disporre di tutti gli strumenti di diagnostica, per eseguire le analisi di laboratorio, e anche 4 posti letto per l’osservazione breve.
Esprime tutta la sua soddisfazione il comitato pro-ospedale guidato da Rita Tabacco e difeso dagli avvocati Paolo Novella del foro di Avezzano, Simone Dal Pozzo di Chieti e Livia Ranuzzi di Roma. «Il 5 dicembre si è tenuta davanti al Tar Abruzzi la discussione della causa relativa all’ospedale Umberto I», spiega la Tabacco, il cui comitato ha impugnato le delibere della Regione che prevedevano la chiusura dell’ospedale di Tagliacozzo e del suo pronto soccorso. «Il Tar, con un’ordinanza confermata anche dalla Terza sezione del Consiglio di Stato, ha accolto le ragioni del Comitato disponendo che la struttura deve funzionare pienamente», aggiunge.
La Regione e la Asl, nonostante siano state diffidate in tal senso, «non hanno adempiuto a quanto stabilito con i provvedimenti precedenti del Tribunale amministrativo». Per questo motivo il comitato, «vista l’inerzia della Regione e della Asl ha proposto il giudizio per l’ottemperanza dell’ordinanza e cioè per ripristinare il pieno funzionamento del pronto soccorso», spiega la portavoce del comitato.
Il Tar dell’Aquila ha accolto in pieno le ragioni del comitato, disponendo che le istituzioni interessate dovranno provvedere entro 20 giorni a ripristinare il funzionamento del pronto soccorso. Secondo il supremo organo della giustizia amministrativa il presidio di emergenza dell’ospedale di Tagliacozzo non deve essere ridimensionato o chiuso. Anzi, dovrà assicurare per 24 ore al giorno il suo pieno funzionamento.
«È il giusto riconoscimento delle numerose battaglie svolte dal comitato a difesa ospedale», aggiunge la Tabacco. «Tale riconoscimento è ancora più significativo se si considera che avviene in un momento in cui gli ospedali vengono chiusi, mentre quello di Tagliacozzo dimostra di avere i numeri per funzionare bene. Il comitato ringrazia il collegio difensivo e i giudici amministrativi che hanno mostrato interesse verso le persone che non hanno voce».
Attraverso i legali si sta provvedendo, ora, a tutti gli adempimenti verso la “parte perdente”. Le amministrazioni “intimate”, infatti, dovranno provvedere entro 20 giorni all’esecuzione dell’ordinanza. Compito degli amministratori sarà riferire, prima dei 20 giorni, di aver dato attuazione a questi provvedimenti.
Il comitato è anche in attesa del verdetto della Corte costituzione, investita della questione di legittimità nei confronti della legge della Regione con cui il presidente Chiodi intendeva chiudere il pronto soccorso di Tagliacozzo.