
AGGIORNAMENTO 15.15: NO ARRESTI, SOLO SEQUESTRI A TAGLIACOZZO – Non ci sarebbero arresti, ma sequestri in provincia dell’Aquila, in particolare nella zona di Tagliacozzo, nei risvolti abruzzesi dell’operazione “Fulcro” della Direzione investigativa antimafia, che ha portato oggi a 24 arresti e sequestri di 254 immobili e 80 aziende per 112 milioni di euro riconducibili al clan camorristico Fabbrocino. Lo si apprende da fonti investigative.
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Beni per 120 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia nell’operazione contro il riciclaggio di denaro della camorra, scattata all’alba. Sulla base di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Dda di Napoli sono stati bloccati beni immobili, aziende, automezzi e rapporti finanziari che secondo le indagini facevano capo agli arrestati e ai loro familiari.
Arresti sono in corso a Napoli, Milano, Bergamo, Brescia, Caserta, Bologna, Roma, Chieti, L’Aquila, Avellino, Benevento, Salerno e Catanzaro. All’operazione della Dia, denominata “Fulcro”, partecipano Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Le persone arrestate – secondo gli investigatori – fanno capo al
clan camorristico Fabbrocino, operante nella zona del Vesuviano, con propaggini operative finanziarie ed imprenditoriali in tutta Italia, in particolare in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Abruzzo e Calabria.
Con l’operazione scattata all’alba – spiegano alla Dia – è stato inferto un duro colpo alla capacità operativa militare ed economica del clan. Le indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono state effettuate dal Centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia del capoluogo campano.
Sono stati accertati reati di estorsione, anche in appalti pubblici e nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, usura, riciclaggio, fittizia intestazione di beni, turbativa d’asta, voto di scambio.
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