Una terra che pende

19 dicembre 2012 | 06:52
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Una terra che pende

di Valter Marcone

Riprende il percorso che ha dato vita a questo blog, LeStanzeDellaPoesia. Un percorso che vuole aiutarci a ricordare chi siamo, per fare esperienza della nostra umanità. Ossia della capacità di provare sentimenti.

Un racconto in versi della vita per difenderci dalle dipendenze anestetizzanti e dagli slogan stereotipati. Un percorso, d’altra parte, che non può fare a meno della normale quotidianità, dal caffè latte del mattino alle preghiere della buona notte per dire che il tempo di un giorno e di giorno in giorno di una vita non è passato invano.

Una terra che pende

Battono sui muri gli insetti

nella sera colorata da un cielo

azzurro appena appena sbiadito

dall’ultima luce del giorno.

Tra poco le stelle dissepolte

come grappoli di nulla saranno

un mare di febbre che trasporta

la luce come vele al porto;

un mare di sera a cominciare da oriente

su una terra che pende

dalle sue fiorite stagioni,

un mare riflesso in una stanza

piena di luna.

Un mare tranquillo che mugola

nella sera dolcissima

mentre recito a memoria

tra la piega delle labbra

e il respiro della gola una preghiera

fatta di ricordi per l’avvenire.

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