
Incursione degli operatori turistici del Gran Sasso alla conferenza territoriale sul turismo promossa dall’assessore Lelio De Santis. Di fronte ad una platea di personaggi di grande rilievo nazionale, come il presidente della società geografica italiana Franco Salvatori, sono spuntati cartelloni di protesta contro l’amministrazione comunale dell’Aquila in merito alla situazione in cui versano gli impianti del Gran Sasso.
‘Vergogna’: questo il messaggio che hanno voluto veicolare i contestatori, spalleggiati dai consiglieri comunali Vincenzo Vittorini, Ettore Di Cesare e Angelo Mancini. La partecipazione di quest’ultimo alla protesta fa sospettare una frattura sempre più profonda all’interno dell’Idv, dal momento che l’organizzatore della conferenza sul turismo era proprio un esponente di questo partito, De Santis, appunto.
Il consigliere Vittorini ha chiesto, invano, il rinvio della conferenza proprio in considerazione del fatto che ai turisti è sbarrato l’accesso al fiore all’occhiello del turismo abruzzese: gli impianti del Gran Sasso.
Dopo il blitz, gli operatori turistici hanno abbandonato l’auditorium Serricchi, dove era in corso l’iniziativa, e i lavori sono proseguiti.
All’incontro sono stati invitati tutti i soggetti portatori di interesse, pubblici e privati, esperti del settore turismo, disponibili a costruire il progetto di sviluppo turistico dell’Aquila Città Territorio. L’intento era quello di ascoltare e predisporre un progetto condiviso dal basso, per ottenere un prodotto turistico che unisca e valorizzi i tre filoni più rappresentativi delle vocazioni e delle potenzialità del nostro territorio: culturale, naturalistico e religioso.
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