
di Antonella Calcagni
Salvi gli asili nido, con le proroghe dei precari addetti al sociale e all’urbanistica; salve le convenzioni con Abruzzo Engineering. Sullo sfondo, appena accennata, la possibilità di una proroga per le professionalità non contemplate dal concorsone (c’è da capire cosa pensano coloro che il concorsone lo hanno sostenuto).
Poi ci sono i 2 miliardi e 200 milioni del Cipe che tuttavia, avverte il deputato uscente, Giovanni Lolli (PD), potrebbero essere gli ultimi per la ricostruzione a meno che il prossimo governo non riattivi la convenzione con la Cassa depositi e prestiti.
Con la mano sul cuore Lolli e Pezzopane promettono: «Se saremo eletti i nostri primi impegni saranno per le tasse e per il ripristino del contributo agevolato». Con la “rete a strascico”, nella legge di stabilità si è tentato di mettere il più possibile attraverso emendamenti per la ricostruzione aquilana, ma non basta.
Il Comma 417 della Legge di stabilità proroga al 30 giugno 2013 le professionalità relative al sociale e all’urbanistica (figure apicali. Sempre sui precari nel provvedimento Cipe (in itinere), c’è una misura che riguarda gli espropri e il personale che li gestisce, ci sono inoltre due voci relative al rafforzamento del funzionamento tecnico che dà ai comuni e agli uffici una serie di risorse con le quali rinnovare le convenzioni con abruzzo engineering e risorse ulteriori per coprire “buchi” non colmati dal corcorsone (Un ripescaggio?).
Poi Lolli fa la “radiografia” alla delibera Cipe e chiarisce meglio la ripartizione dei 2 mliardi e 200 milioni: 6 milioni per la mobilitò urbana; 35 milioni per i bilanci dei comuni; 300 milioni di euro per comune e cratere; 70 milioni per espropri; poi 62 milioni per l’assistenza popolazione e due milioni per manutenzione case map e musp. Infine 1 milione di euro i fitti delle sedi comunali. In palio anche cento milioni per le attività produttive con cui saranno accesi accordi di programma nei settori chimico farmaceutico e elettronica e comunicazione. Quota parte sarà destinata a bandi, smart city e infine turismo del Gran Sasso e Piano d’Area.
Lolli ha tuttavia allertato: «dopo i due miliardi e 200 milioni, ossia fine 2013, ci sarà il diluvio, resteranno in cassa solo 200 milioni». In pratica finiranno i soldi del terremoto. L’unica speranza è riattivare il canale del credito agevolato Cassa depositi e prestiti.
Sulla spinosa questione delle tasse (contributi Inps e Inail) la parola d’ordine è invece resistere fino all’ultimo uomom nei confronti dell’Europa. C’è in programma una grande iniziativa da parte dei parlamentari abruzzesi. Nel frattempo l’Anci nazionale ha predisposto una riunione di tutti i comuni coinvolgendo Vasco Errani.
Dal canto proprio Stefania Pezzopane ha dichiratato ufficialmente salvi gli asili nido. «Questi sei mesi ci danno tempo per realizzare il progetto presentato ala regione per integrare i servizi».
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