
di Antonella Calcagni
Un Natale di protesta per gli operatori del Gran Sasso, che questa mattina saranno alla base della funivia alle 8 (in tempo per la prima corsa) con cartelli e striscioni per contestare la mancata apertura della stagione.
Alle 8 comincerà dunque il giorno più lungo per chi ha da sempre scommesso sul piccolo Tibet. Non ci stanno a fare un Natale in “bianco”, con i conti decisamente in “rosso” gli albergatori d’alta quota.
Da oggi riapre l’albergo Fiordigigli, tornano al lavoro dalla cassa integrazione i dodici dipendenti, ma con quali prospettive? «Ormai la stagione è andata – commenta amaramente il gestore, Ada Fiordigigli – Quest’anno speravamo di poter recuperare l’annata magra del 2011 e invece niente. Probabilmente dopo l’Epifania sarò costretta a rimettere tutti in cassa integrazione».
Sono coesi gli albergatori, uniti dalla rabbia contro l’amministrazione comunale e in primis contro il sindaco Massimo Cialente.
«Il 27 dicembre incontreremo i nostri legali per valutare quali dovrà essere il modo di procedere». È ovvio che si tenterà la strada della class action tesa ad ottenere un risarcimento per il mancato guadagno.
Sembra intanto che con il Natale di mezzo i tecnici dell’Ustif non potranno tornare prima del 27 dicembre. Sul piede di guerra anche coloro che hanno pagato lo ski pass stagionale. Non ci stanno a saltare proprio il Natale, E che Natale, con un sole splendente e e una neve meravigliosa.
Anche questi ultimi battono cassa. Unica buona notizia è il ritorno a casa del Trittico di Beffi. Si tratta di una copia visto che l’originale si trova nel salone banca d’Italia.