
di Alessia Lombardo
Un panettone ai propri tifosi. Il presidente dell’Aquila Calcio, Corrado Chiodi, in occasione delle festività natalizie ripercorre la sua breve avventura in rossoblù, iniziata solo la scorsa estate.
Mesi intensi e ricchi di emozioni quelli alla guida del club per un patron capace in poco tempo di riaccendere l’entusiasmo nei tifosi, amareggiati dopo l’epilogo della passata stagione.
Dalle scadenze imminenti, ben 464 mila euro da versare entro il 31 dicembre, al supporters trust (l’ingresso dei tifosi nel Cda ndc), passando per le ultime evoluzioni dello stadio senza barriere che interessa l’impianto di Acquasanta. Riflessioni ad alta voce sul Cda, virtualmente aperto a chi possiede determinate caratteristiche, sul mercato alle porte e sulle iniziative per incrementare le presenze allo stadio.
Il pensiero costante di Chiodi, primo tifoso rossoblù sempre al seguito di Carcione e compagni anche lontano dal ‘Fattori’, riguarda i risultati. Una panacea che risolverebbe tutto per una squadra che vuole centrare il salto di categoria e per una società intenzionata ad avere peso e prestigio maggiori.
Incominciamo dal passaggio di consegne fra lei e Gizzi, oggi amministratore unico.
Mi ha coinvolto lui in questa avventura Elio dicendomi in maniera fraterna ‘non ce la faccio più’. Era reduce da 5 anni di presidenza davvero duri, pazzeschi al di là del mero impegno economico.
Con la sua presidenza si sono avvicinati molti imprenditori. Oggi la società si presenta solida. C’è ancora spazio per chi volesse entrare?
Si tratta di fiducia e condivisione. Mancini, Cipriani, Mililli, Brunamonti sono entrati per me. Il Cda è eventualmente aperto, ma sono prediletti gli aquilani che operano nell’ambito delle costruzioni. Al di fuori del calcio dobbiamo essere accomunati da qualcosa.
Pochi mesi di presidenza estremamente intensi…
Sin dal calciomercato c’è stata un’emozione dietro l’altra. La partita con la Salernitana è stata eccezionale: 70 minuti di sconforto seguiti da dieci minuti di gioia immensa.
Per l’esonero del mister Archimede Graziani non ho dormito due notti. Ero consapevole della bravura di Ercole Di Nicola (responsabile dell’area tecnica rossoblù ndc) nel formare il gruppo. Le sconfitte fanno parte del calcio, ma spesso la composizione della squadra non è tutto: occorre una direzione comportamentale e Maurizio Ianni è stato scelto in quest’ottica.
La recente elezione di Gizzi a consigliere federale di Lega è stata importantissima.
Dopo l’epilogo del precedente campionato in città c’era poca fiducia, con la sua presenza però, sembra si stia ritrovando il giusto entusiasmo. Che dimostrazioni ha avuto finora dalla tifoseria?
Cerco di condividere i problemi con loro ed è una cosa meravigliosa essere supportato da loro. Dopo L’Aquila-Melfi si era creata qualche incomprensione con una parte della tribuna; in occasione della prima edizione del premio Orsini (In memoria del compianto collega Alessandro ndc) sono stato invitato a iscrivermi sul sito www.laquilame.com da una tifosa e ho accettato. Sono iscritto come Corrado Chiodi, parlo con loro e mi confronto spesso.
A che punto siamo con il supporters trust?
Vorrei al più presto nel direttivo Antonello Maurizi e gli altri. Maurizi è stato già dal notaio e mancano gli ultimi passaggi per ufficializzare il tutto, credo che già da gennaio ci saranno novità. Ovviamente la presenza dei tifosi, al di là delle percentuali in sé, sarà più che altro significativa. Credo sia giusto far sapere alla tifoseria che, entro il 31 dicembre, abbiamo delle scandenze i 464 mila euro da pagare.
Qual è il suo rapporto con la stampa?
Ottimo, mi ha sempre elogiato. Personalmente ho sempre dato disponibilità assoluta perchè ritengo fondamentale la comunicazione con tutti. Credo che negli anni passati c’è stata una carenza da questo punto di vista.
La scorsa settimama L’Aquila ha cacciato le unghie per la questione dello stadio senza barriere. Una posizione netta quella assunta dal vostro club intenzionata a non farsi sfuggire un’opportunità prestigiosa.
Occorreva smuovere qualcosa. A Firenze la scorsa settimana, in occasione dell’elezione del nuovo consiglio di Lega Pro, con i 69 presidenti di Prima e Seconda Divisione e con i membri della federazione si è parlato dell’Aquila che sta lavorando per il primo stadio di categoria senza barriere. Poi sono stati fatti i nomi anche di altre società: Perugia, Cremonese e Catanzaro, ma il primato è nostro e l’ambizione è grande. Non vorrei che ci fosse una sottovalutazione della cosa. I primi ad avere paura, per eventuali problemi legati anche all’ordine pubblico, siamo noi. Non bisogna dimenticare il costo superiore relativo alla presenza degli steward, che dovranno essere incrementati. C’è da discutere anche sul terzo varco. Ho chiesto al sindaco Cialente un incontro: il 27 dicembre mi riceverà. Sia lui che l’assessore allo Sport Emanuela Iorio hanno con la nostra società un rapporto splendido e costante.
Siamo a Natale, il calciomercato è alle porte. In quale parte del campo ci saranno dei regali per i tifosi?
Non voglio dire troppo. Sicuramente stiamo valutando due elementi. Posso aggiungere che nel reparto avanzato ci saranno sicuramente delle novità.
Siete stati già promotori di iniziative per riportare le persone allo stadio. Come vi muoverete ulteriormente?
I risultati sono fondamentali e questo è il nostro primo obiettivo. Punteremo molto sulle scuole per coinvolgere i giovanissimi a venire alle partite. Si riproporrà qualche iniziativa come la distribuzione di cioccolata calda e pop corn. Siamo sempre nell’attesa del nuovo stadio e, con la completa gestione dell’impianto, che speriamo ci venga assegnato già a partire da giugno per poter iniziare la prossima stagione ad Acquasanta, si potrebbero fornire vari servizi: pacchetti, catering, bar e una sala museale.
Non restano che gli auguri..
Rivolgo sinceri auguri ai tifosi rossoblù e li ringrazio per il sostegno che ci dimostrano. Speriamo che i risultati siano dalla nostra parte.