Gran Sasso: ‘Rilancio entro febbraio, o si chiude’

28 dicembre 2012 | 15:18
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Gran Sasso: ‘Rilancio entro febbraio, o si chiude’

Il sindaco Massimo Cialente replica dopo la pilatesca nota dell’Ustif che, dopo aver scaricato le responsabilità, nelle ultime righe sostiene che «in mancanza del parere della direzione regionale l’impianto non potrà funzionare in servizio pubblico». Eppure questa mattina la seggiovia era aperta, nella stanza dei bottoni, c’era il direttore d’esercizio in persona, Dino Pignatelli, a controllare che la seggiovia non superasse la soglia di 40 chilometri orari, questa sembra essere la velocità prescritta nel verbale dell’Ustif che solo qualcuno giura di aver visto dopo la sua scomparsa.

Il primo cittadino non perde la sua [i]verve[/i] e il suo inguaribile ottimismo neanche in questo frangente:

«É chiaro, non metto in dubbio che una personalità in questo momento contraddittoria come de Matteis possa gioire di questa lettera – esordisce – Torno a ripetere che per i drammatici guai nel quale è stato lasciato il centro turistico, in questo momento tenerlo in funzione è l’unico modo per assicurare i 35 stipendi voluti dal centro destra e per evitare che attraverso procedure fallimentari venga smembrato e quindi disperso».

«In questi giorni anche durante le feste si è lavorato per rilanciare il Ctgs – aggiunge – il tutto dovrà avvenire entro il mese di febbraio, in alternativa si porteranno libri in tribunale. Il primo atto che verrà compiuto sarà la sostituzione dell’impianto delle Fontari e la realizzazione di un nuovo impianto che arrivi al Pozzello, per una nuova pista a valle fredda. Contemporaneamente si provvederà all’illuminazione della funivia. La realizzazione di una fermata intermedia della stessa per i valloni, e si programmerà la realizzazione degli impianti di Montecristo Sud e Nord, per l’arroccamento, in estate e in inverno. Mi aspetto che la Regione Abruzzo, oltre a preoccuparsi di passare le carte a De Matteis per le conferenze stampa per la serie “tanto peggio, tanto meglio”, assicuri il finanziamento di 5 milioni già destinato al Gran sasso per permetterci la sostituzione delle Fontari entro il mese di settembre». [A.Cal.]

DE MATTEIS: «CIALENTE NON HA IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITÀ» – Il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis sulla vicenda degli impianti del Gran Sasso, dichiara: «Secondo Cialente, che peraltro non ha il coraggio di dire lo cose a tutta la città, nascondendosi dietro facebook, è una colpa voler tutelare gli interessi dell’Aquila, offesa dalle sue menzogne».

«La nostra volontà oggi è più che mai quella di tutelare il Gran Sasso e il Centro turistico, per dare un futuro reale a questa importante realtà economica. Agli insulti vigliacchi di Cialente su fb replico riproponendo delle domande alle quali un Sindaco normale e non delirante come il nostro risponderebbe. Povero Pinocchio! Il naso gli si allunga sempre di più».

«È vero o non è vero, caro Sindaco, che l’ing. Cordeschi aveva segnalato i problemi degli impianti sin dal maggio di quest’anno? È vero o non è vero, come scrive Comola, che lui, Cialente, ha scelto la ditta che ha eseguito i lavori sul Gran Sasso? È vero o non è vero che esistono relazioni tecniche dal giugno ad oggi, che segnalano gravi carenze tecniche mai smentite? È vero o non è vero che il verbale della visita dell’USTIF di ieri non è stato fatto firmare dai capi servizio, come invece è accaduto in precedenti circostanze? È vero o non è vero che avrebbe dovuto procedere alla gara di privatizzazione del Gran Sasso? È vero o non è vero che il consiglio di amministrazione era stato avvertito, sin da luglio, dal dottor Perrotti di gravi inadempienza, fonte di responsabilità amministrative e civili? È vero o non è vero che questa mattina sull’impianto c’era il direttore di esercizio Pignatelli? Bene sono solo alcune delle domande alle quali Pinocchio non risponde lasciando invece come eredità sul Gran Sasso le macerie dei tre consigli di amministrazione che, durante il suo mandato, hanno prodotto ad oggi circa 6 milioni di debiti».

PIGNATELLI: STOP ATTACCHI GRATUITI – Il direttore d’esercizio degli impianti del Gran Sasso, Dino Pignatelli, respinge le accuse del vice presidente vicario del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis, circa la riapertura della seggiovia Fontari di Campo Imperatore (L’Aquila) e afferma: «non voglio attacchi gratuiti».

«Non so come sia stato possibile che De Matteis rendesse noto quel documento – afferma Pignatelli rispondendo a De Matteis -, visto che era chiuso in un mio cassetto negli uffici del Centro turistico. In ogni caso chi ha preso quelle carte ha ‘dimenticato’ di prendere anche un altro file, contenente l’autorizzazione rilasciataci dagli uffici della Regione Abruzzo».

«Sono stufo di essere citato in maniera del tutto fuori luogo – ha continuato il tecnico -. Ho aperto gli impianti in totale sicurezza, come scritto nella nota della Regione Abruzzo del 13 dicembre scorso, inviata anche allo stesso Ustif. De Matteis ha fatto delle affermazioni gravissime che mettono in dubbio la mia professionalità e questo non l’accetto. Anzi visto che ci siamo diciamo anche un’altra cosa: il giorno di Natale ci siamo recati a Vicenza per prendere un pezzo senza il quale non si sarebbe potuto aprire. Nessuno lo sa, non voglio pubblicità, ma neanche attacchi gratuiti. Sto lavorando solo per salvare il Gran Sasso. Se altri hanno intenzioni diverse lo dicessero chiaramente».

«Come è scritto nel file allegato – conclude -, inviato, ‘ai sensi dell’articolo 21 della legge regionale 24/2005, per la seggiovia in oggetto è stata rilasciata l’autorizzazione al pubblico esercizio con Determina dirigenziale N. DE9/131 del 13/12/2012, fissandone la scadenza al 18 dicembre 2033 data di fine vita tecnicà».

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