Dimissioni Del Corvo, Idv ‘spiegazioni su chi non collabora’

In merito alle improvvise dimissioni del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, interviene con una nota Lucia Pandolfi, consigliere provinciale Idv e presidente della commissione ‘Vigilanza e garanzia’ dell’Amministrazione Provinciale.
Stando alle dichiarazioni di Del Corvo che parla di ‘venir meno delle condizioni ideali per poter adempiere fedelmente al mandato elettorale’, di ‘mancanza di collaborazione tra istituzioni’ e ‘i cittadini di una provincia non meritano questo trattamento e necessitano di veri rappresentanti in seno al Parlamento’ Pandolfi gli chiede di specificare quali istituzioni non prestano la propria collaborazione e quali parlamentari sono inutili a tutelare gli interessi dei cittadini.
«Non bisogna dimenticare – si legge – che si dimise da Consigliere Regionale per partecipare quale candidato Presidente della Provincia di L’Aquila alla consultazione elettorale del 2010 da cui uscì vincente sul candidato del centro-sinistra, amministrando di conseguenza l’Ente rappresentato nei modi ben noti a tutti i cittadini con conseguenze altrettanto note vicende circa l’operato del suo fido Direttore Generale, ing. Valter Angelo Specchio, finito in guai giudiziari per la sua spregiudicata gestione della cosa pubblica».
«In quella occasione il Presidente Del Corvo – prosegue la nota – ancorché sollecitato da più parti non ha ritenuto di dimettersi nonostante il controllo sull’operato dell’ing. Valter Angelo Specchio spettasse esclusivamente allo stesso Del Corvo. E’ veramente immorale parlare solo ora di ‘venir meno delle condizioni ideali per poter adempiere fedelmente al mandato elettorale’ ed in particolare alla ‘mancanza di collaborazione tra istituzioni’ e che ‘i cittadini di una provincia non meritano questo trattamento e necessitano di veri rappresentanti in seno al Parlamento’. Il Presidente Del Corvo farebbe bene a chiarire e pubblicizzare, con riferimento a casi concreti, quali istituzioni non prestano la loro collaborazione e quali Parlamentari attualmente in carica non hanno i requisiti di veri rappresentanti in seno al Parlamento e che pertanto sono inutili per tutelare gli interessi della popolazione abruzzese ed in particolare quella della Provincia di L’Aquila».
«Di certo il comportamento del Presidente Del Corvo è quantomeno ambiguo e incoerente – si legge ancora – con le sue attuali scelte in relazione ai gravi fatti accaduti in seno all’Amministrazione Provinciale. Il tutto appare una messinscena per giustificare il suo desiderio di essere individuato quale candidato da qualche ‘Signore’ che gestisce il potere di nomina nell’ambito delle liste elettorali; ritengo che una eventuale battaglia per garantire la popolazione da oscure manovre possa essere condotta seriamente anche da posizioni nell’ambito locale e non da quelle determinate dall’essere un numero indistinto tra la massa di soggetti scelti da quei signori gestori delle liste elettorali che hanno avversato, di qualunque colore essi siano, ogni possibilità di adottare una nuova legge elettorale veramente democratica. Conclusione è che i nostri rappresentanti o presunti tali cercano tutti solo di garantirsi posizioni sempre più privilegiate infischiandosene dei cari elettori e dei loro problemi».