Corso stretto: transenne come piovesse

3 gennaio 2013 | 22:09
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Corso stretto: transenne come piovesse

di Antonella Calcagni

All’improvviso sono spuntate di nuovo le odiate transenne su alcuni vicoli paralleli al corso stretto (Via leonini, Via franchi, Via Bominaco). La cosa più assurda è che né il sindaco, né gli assessori Fanfani e Moroni sapevano chi le avesse posizionate.

Il giallo si è risolto solo in serata dopo l’allarme rosso lanciato dai commercianti del corso stretto di nuovo colpiti al cuore che sono andati su tutte le furie. Un gesto assurdo alla vigilia della fiera, hanno commentato.

Della chiusura però nessuno sapeva nulla, dopo un paio di ore si è appreso che a mettere le transenne erano stati gli operai del comune, ma per consentire i lavori di Enel-gas che deve portare il metano a palazzetto dei Nobili. Compresa la insensatezza del provvedimento c’è stato in serata il dietrofront, ma solo a parole.

Mentre l’assessore Fanfani sosteneva la assurdità di mantenere chiuse le vie laterali per motivi di sicurezza (deflusso della gente nel giorno della fiera) nello stesso momento i vigili, sigillavano alcuni varchi divelti. Qualcuno ben informato sosteneva invece che a mettere la filosofia della chiusura era quella di impedire l’accesso degli abusivi nel giorno della fiera rischiando tuttavia far fare la fine del topo a tutti i cittadini che comunque al corso stretto vogliono andare per una semplice passeggiata.

«Ci vogliono massacrare – ha commentato il gestore del punto vendita, la Luna – vogliono farci chiudere perché per questa amministrazione siamo come il pesce marcio. Vorrà dire che ce ne andremo, ma presenteremo il conto».