Onore al Milan, basta con i barbari

3 gennaio 2013 | 17:37
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Onore al Milan, basta con i barbari

di Xavier Jacobelli

Onore ai giocatori del Milan, al loro capitano Massimo Ambrosini, a Kevin Prince Boateng che ha calciato il pallone contro gli spalti di Busto Arsizio dov’erano annidati i razzisti che continuavano a insultare i rossoneri. Il gesto della squadra di Allegri è stato coraggioso, civile, fermo: adesso basta con i barbari, con gli ignoranti, con i cialtroni. B-a-s-t-a.

Per troppo tempo il calcio italiano ha fatto finta di niente. Ha tollerato ululati e buu. Si è tappato le orecchie facendo finta di non sentire e si è messo le mani sugli occhi, facendo finta di non vedere.

L’ignavia del Sistema, di quelli che avrebbero dovuto sospendere le partite e non l’hanno mai fatto, giocando a scaricabarile, ha fatto il resto, alimentando il terreno di coltura di un fenomeno ignobile che deve essere sradicato.

Adesso ci aspettiamo che la Federcalcio, la Lega di serie A, gli arbitri e i loro vertici sempre pronti a dirci che sono i migliori del mondo, prendano esempio dal Milan e, una volta per tutte, si decidano a intervenire.

Abete, Beretta, Braschi, Nicchi: sveglia! Non è più il tempo delle parole, ma dei fatti.

Dalla serie A alla Terza Categoria, il razzismo non deve avere nessun diritto di cittadinanza.

Busto Arsizio segna un punto di non ritorno. Il Milan e i suoi giocatori sappiano che non sono soli.

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