
Che siate scaramantici o no, non si può di certo negare che il numero 13 sia da sempre considerato il gemello cattivo del 17: un numero maledetto, a quanto pare, sfortunato e tenuto di conto.
Chi non scherza a tal proposito è la Pensylvania, che possederebbe addirittura un istituto con la funzione di curare la fatidica ansia da 13.
Una manciata di giorni fa è iniziato proprio l’anno più temuto, perché non era affatto previsto dal calendario Maya e perché finisce proprio con quelle due ‘maledette’ cifre. Per non parlare del fatto che sarà il primo anno dal 1987 ad avere tutte le cifre differenti.
Superstizioni o c’è un fondo di verità? L’associazione numerologica negativa del numero 13 si attribuisce per tradizione al numero dei partecipanti all’Ultima Cena di Cristo, dal quale fatto sarebbe scaturita la consuetudine di non preparare mai banchetti di tredici persone, pena la morte entro breve del tredicesimo invitato. Nel lussuoso Hotel Savoy di Londra, ad esempio, il problema viene ovviato ponendo una busta tra i convitati o, addirittura, includendo un gatto.
Un’altra teoria vuole invece che un venerdì 13 del 1307 Filippo il Bello, re di Francia dal 1285 fino all’anno della sua morte, diede ordine di sterminare i cavalieri templari per impadronirsi delle loro ricchezze.
Nella Cabala il numero viene dai tempi antichi associato con la morte, al punto che appare nella sinistra carta dei Tarocchi raffigurante uno scheletro armato di falce: la Morte, appunto.
Ma, a quanto pare, anche nella contemporaneità il numero 13 viene evitato in tutti i modi possibili: a New York rarissimo è trovare il piano 13 nei grattacieli, così come non esiste alcuna uscita 13 all’aeroporto di Menphis . In Cina o in altri luoghi del mondo le camere d’albergo saltano il 13 e in Formula1 nessuna vettura e nessun pilota si associa a questo numero.
A Napoli, la patria delle cure contro malocchi e maledizioni, esiste addirittura una leggenda che vede protagonista uno strano personaggio popolare il quale già nel 1700 avrebbe distribuito cornetti contro i malefici per le strade strade.
In realtà, ciò che ci viene in mente pensando all’anno appena nato è la parola voto. Questo è l’anno delle inaspettate rivalse politiche, o magari delle infinite “minestre” riscaldate. Ma una cosa è certa: mentre, in politica, c’è chi scende le scale, c’è anche chi le sale, come Bersani, e chi, astro nascente (Monti), pensa di poter prendere le scale mobili per arrivare in cima. (g.c.)
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