
di Alessia Lombardo
Tra le varie anomalie presenti nella nostra città, L’Aquila, ce n’è una sportiva che di certo non passa inosservata. Quando, in rari week-end, coincidono i turni casalinghi di calcio e rugby, la palla ovale ha la precedenza sulla palla tonda.
Posto che L’Aquila Rugby (in passato) ha contribuito a scrivere la storia del rugby nazionale inserendosi come lo sport maggiormente rappresentativo della città capoluogo d’Abruzzo, non devono passare inosservate le ambizioni dell’Aquila Calcio, che mira alla promozione in Prima Divisione.
Il rugby, seppur negli ultimi anni diventato maggiormente tecnico, resta uno sport per lo più fisico, mentre il calcio soprattutto se professionistico esalta maggiormente la tecnica. Non ci vuole uno scienziato. La domanda semplice che farebbe anche un bambino è: perché non si fa giocare prima il calcio e poi il rugby? Risposta ancora più semplice, ma che lascia ampio spazio all’interpretazione.
Con lo stadio di Acquasanta destinato al club rossoblù, per il “Fattori” ha la priorità la società neroverde che, da calendario, gioca il sabato.
Allora occorrerebbero semplicemente collaborazione, buonsenso e dialogo, quest’ultimo, potrebbe magari essere incentivato dall’assessore comunale allo Sport. Figuriamoci se la Lega Pro non accordasse eventualmente un anticipo al sabato ai rossoblù del calcio e se la Fir negasse un posticipo per una giusta motivazione ai neroverdi del rugby.
Basta chiedere. Perché non si domanda?
Ci sono ancora due coincidenze riguardo i turni casalinghi: una marzo, una ad aprile (2/3 L’Aquila Rugby-Prato, 3/3 L’Aquila Calcio-Campobasso; 6/4 L’Aquila Rugby-Rugby Reggio 7/4 L’Aquila Calcio-Chieti). Perché non ci si mette a tavolino e, con tranquillità, si trova una soluzione fino a fine campionato? Se tutto verrà effettuato nei tempi, infatti, L’Aquila Calcio migrerà nell’impianto di Acquasanta già dalla prossima stagione e il ‘problema’ non si ripresenterà più.
Come gli sportivi hanno avuto modo di vedere anche nelle scorse settimane, nella gara interna L’Aquila Calcio-Vigor Lamezia, il manto del “Fattori” (giunto alla ribalta nazionale in occasione della diretta tv del derby poi rinviato con il Teramo) era estremamente provato dopo l’incontro L’Aquila Rugby 1936-Rovigo che c’era stato il giorno precedente, sabato 22 dicembre.
Ultima riflessione. Nel rugby le condizioni ottimali per la battaglia sono fango e neve. Da incorniciare infatti i [i]match[/i] avvolti dal bianco; nei concentramenti del Seven più partite si giocano sullo stesso campo nell’arco della stessa giornata. Il posticipo ovale, successivo a una gara di calcio, non rovinerebbe certo la prestazione dei neroverdi. Dialogo, buonsenso e collaborazione per portare sempre più in alto i colori della nostra città: rossoblù o neroverdi che siano.
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