Profanata la chiesa di San Pietro Apostolo

5 gennaio 2013 | 10:47
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Profanata la chiesa di San Pietro Apostolo

«Furto sacrilego nella chiesa di San Pietro Apostolo di Pagliare di Sassa». A raccontare l’accaduto è il parroco Nestore Mattei, che subito ha allertato la Curia metropolitana.

Secono quanto riferito dal vicario episcopale per i Beni culturali, Alessandro Benzi e dal vicario episcopale per il Culto e la santificazione, Daniele Pinton, sono stati rubati «quattro calici, due pissidi e tre patene», tutte oreficerie inventariate e registrate nell’ambito della recente visita pastorale dell’arcivescovo e pertanto tracciabili sul territorio, come l’intero patrimonio storico-artistico di pertinenza ecclesiastica.

«I malviventi, sperando forse di trovare altri oggetti di oreficeria all’interno del tabernacolo – spiegano Benzi e Pinton – hanno divelto lo sportello utilizzando la testa di un martello. All’interno era custodita la pisside contenente il santissimo sacramento, che i ladri hanno provveduto a lasciare in loco in quanto priva di evidente valore storico, procurando altresì la profanazione della custodia eucaristica».

Fortunatamente, non sono state rubate parti più consistenti del ricco patrimonio di beni artistici della chiesa, come verificato dall’ufficio beni culturali e patrimonio dell’Arcidiocesi grazie al sistema informatizzato messo a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana che contiene l’inventariazione di tutto il corredo chiesastico redatto dall’ufficio di Curia.

Domani, 6 gennaio, durante la santa messa domenicale della Solennità del Signore delle ore 11, il parroco Mattei, coadiuvato dal diacono Giovanni Tomei, celebrerà una «‘liturgia di riparazione’ per la profanazione avvenuta nella chiesa parrocchiale».

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