
In Abruzzo il tempo medio che le strutture ospedaliere impiegano per pagare i fornitori è di 194 giorni, con una variazione tra il 2009 e lo scorso anno pari a -18 giorni, contro una media nazionale di 300 giorni (+23 giorni tra il 2009 e il 2012). E’ quanto emerge da uno studio della Cgia di Mestre, che ha elaborato dati Assobiomedica.
L’indagine, nel ricordare che l’Abruzzo è una delle Regioni sottoposte a piano di rientro, rileva inoltre che il debito delle strutture ospedaliere abruzzesi verso i fornitori ammontava a 870 milioni nel 2010, a 834 milioni nel 2009 e a 1.059 milioni nel 2008.
A livello nazionale, i fornitori delle strutture ospedaliere avanzano almeno 40 miliardi di euro, ma si tratta di «un dato comunque ufficioso – afferma la Cgia – visto che Lazio, Campania, Abruzzo, Sicilia e Calabria, tutte realtà che si trovano in disavanzo sanitario, non hanno comunicato l’ammontare dei propri debiti» relativi al 2011.
Maglia nera d’Italia per tempi di pagamento sono la Calabria (983 giorni; +282 giorni tra il 2009 e il 2012), il Molise (894; +264) e la Campania (770; +149). Sul podio delle regioni virtuose vi sono, invece, Trentino Alto Adige (90 giorni; -8 giorni), Friuli Venezia Giulia (91; +12) e Valle D’Aosta (103; -16).
«Un decreto legge del novembre scorso – evidenzia il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – ha stabilito che dal primo gennaio 2013 tutte le strutture sanitarie pubbliche dovranno pagare entro 60 giorni. Alla luce di questi dati è difficile pensare che le Asl, soprattutto quelle del Sud, riescano a rispettare la nuova tempistica».
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