
Il 5 gennaio, come da tradizione, corrisponde al primo giorni di saldi in quasi tutta Italia e a L’Aquila anche al giorno della [url”Fiera dell’Epifania”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=46330&typeb=0&Fiera-Epifania-si-aspettano-30-mila-presenze[/url]. Tutti a caccia del migliore affare.
Secondo la Confcommercio sei italiani su dieci non mancheranno l’appuntamento con gli sconti anche se la crisi si fa sentire: le ultime previsioni dicono che è previsto un calo dell’8% rispetto all’anno scorso.
«I saldi invernali 2013 sono un vero e proprio colabrodo, che favorisce i consumatori con capacità di reddito e penalizza chi non riesce a raggiungere la terza settimana del mese». Lo dice Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum. Le associazioni dei consumatori chiedono una soluzione che parta dai vertici: «Dopo 23 anni dalla promulgazione della legge che regola i saldi – continua Giordano – è tempo che si riformi una normativa resa un colabrodo da leggi regionali, saldi mascherati, promozioni inventate, liquidazioni per cambi gestione, ecc».
«Adiconsum – conclude Giordano – chiede a Mister Prezzi l’avvio di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, attorno al quale si siedano le Associazioni dei Commercianti e dei Consumatori per trovare soluzioni capaci di proporre al legislatore norme moderne, capaci di realizzare risparmi reali e costanti per i consumatori e al contempo salvaguardare le aziende sane del settore».
In diminuzione, secondo gli ultimi dati, le principali tipologie di acquisti (calzature, accessori, biancheria intima e per la casa, pelletteria, etc.), dovrebbero invece reggere i capi di abbigliamento. Il 68,7% dei consumatori spenderà meno di 200 euro e il 96,9% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti venduti a saldo fino al 50%; il 37,2% dei consumatori acquisterà in punti vendita non frequentati abitualmente.
L’Osservatorio nazionale di Federconsumatori parla di un vero e proprio tracollo: le famiglie italiane che usufruiranno dei saldi 2013 scenderanno dal 44% registrato nel 2012 al 36% di questi giorni, mentre la spesa si attesterà 219 euro a famiglia, contro 223 euro dell’anno scorso.
«Da queste informazioni si riconferma esattamente la previsione molto negativa di questa stagione di saldi invernali – afferma Federconsumatori -. Si tratta, quindi, di “un vero e proprio tracollo che dovrebbe da un lato fare riflettere su come modificare questo strumento di vendita ma soprattutto quanto modificare una linea di politica economica che sia maggiormente attenta al potere di acquisto delle famiglie, ormai ridotto ai minimi termini».
Per combattere le truffe l’Adiconsum, oltre all’usuale sportello, ha creato un gruppo su Facebook, dove è possibile far pervenire eventuali istanze, [url”SOS Saldi”]https://www.facebook.com/groups/390806214313294/?ref=ts&fref=ts[/url]. Ecco qualche consiglio per evitare le truffe: il cartellino del prodotto in saldo deve riportare il prezzo originario non scontato, la percentuale di sconto e il prezzo finale.