Calo di consensi per Chiodi e Cialente

7 gennaio 2013 | 14:02
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Calo di consensi per Chiodi e Cialente

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, perde il 3,8% dei consensi rispetto al giorno della sua elezione; perdita di consensi anche per i sindaci dei quattro capoluoghi abruzzesi. E’ quanto emerge dal sondaggio annuale [i]Governance Poll 2012[/i], condotto da Ipr Marketing per il [i]Il Sole 24 Ore[/i], i cui risultati sono stati pubblicati oggi dal quotidiano economico.

In particolare, Chiodi, con 45 punti, perde un punto rispetto alla precedente edizione del sondaggio e si classifica al 13esimo posto tra i 14 governatori presi in considerazione.

Perdono consensi anche tutti i sindaci dei capoluoghi di provincia abruzzesi: a far registrare la flessione minore, classificandosi al 24esimo posto della classifica nazionale, è il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che, con 57,5 punti, perde l’1,7% rispetto al giorno dell’elezione (59,2%).

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, 55 punti e 37esimo in classifica, perde il 6,4% rispetto al giorno dell’elezione (61,4%) e il 2% rispetto alla scorsa edizione.

Il primo cittadino di Pescara, Luigi Albore Mascia, 48 punti e 83esimo in classifica, perde il 6,5% dei consensi rispetto al giorno dell’elezione (54,5%), ma la sua posizione resta invariata rispetto allo scorso anno.

Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, 48 punti e 83esima posizione, perde il 9,1% rispetto al giorno dell’elezione (57,1%) e l’8% rispetto alla precedente edizione del sondaggio.

Nel complesso, a livello nazionale, rispetto al giorno in cui sono stati eletti, i sindaci perdono in media 5 punti percentuali di consenso, e i governatori ne perdono 3.

In testa alla classifica dei governatori c’é il presidente della Toscana, Enrico Rossi, mentre il primo cittadino più amato è il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Le interviste sono state effettuate nel periodo 15 settembre – 15 dicembre 2012. Per i governatori sono stati ascoltati 2.000 elettori in ogni regione e per i sindaci 800 cittadini in ogni capoluogo di provincia.

CHIODI: STUDIO LASCIA IL TEMPO CHE TROVA – «Il sondaggio dell’anno scorso mi dava in fondo alla classifica e cioé 20esimo, quello di quest’anno 13esimo”. Così il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commenta con l’Ansa i risultati del sondaggio annuale Governance Poll 2012, condotto da Ipr Marketing per il Il Sole 24 Ore.

In ogni caso, secondo Chiodi, l’indagine «in realtà lascia il tempo che trova, come dimostra il fatto che la stessa Ipr Marketing dava Stefania Pezzopane come la presidente di Provincia più amata dagli italiani, due mesi prima della sua sconfitta elettorale contro Del Corvo, e Iorio – aggiunge Chiodi – ultimo tra i presidenti di Regione due mesi prima della sua rielezione in Molise».

Sui risultati del sondaggio interviene anche il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, secondo cui «l’Abruzzo non é mai stato così in basso e gli amministratori locali di questa regione si portano tutto il peso delle loro responsabilità. Il fatto che Chiodi sia in fondo alla classifica del gradimento dei presidenti di Regione, penultimo in tutta Italia e in calo ulteriore nell’ultimo anno – commenta Paolucci – dimostra come l’esperienza di questo Pdl sia diventata ormai ostile agli abruzzesi». «La disfatta del Pdl – aggiunge il segretario – si traduce anche nel crollo dei sindaci abruzzesi, con Di Primio che perde due punti in un anno e Albore Mascia stabilmente in fondo alla classifica. Il fallimento del modello Chiodi si evidenzia in maniera netta con il crollo della popolarità del sindaco di Teramo Brucchi, che perde addirittura 8 punti in 12 mesi». «L’unico sindaco abruzzese che nel 2012 è cresciuto – sottolinea Paolucci – è il nostro Massimo Cialente: segno evidente che l’antipolitica non colpisce tutti indistintamente, che i cittadini comprendono le differenze e che premiano la buona amministrazione di chi, come Cialente, si trova in trincea. Non è un caso – conclude il segretario – che sia la classifica dei sindaci che quella dei presidenti di Regione siano guidate da esponenti del Pd».

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